Il piano di investimenti da 5 miliardi di euro per le fabbriche italiane va avanti. La conferma arriva direttamente dall’amministratore delegato di Fca, Mike Manley, in un incontro con la stampa al Salone di Ginevra. “In Italia abbiamo parlato di una revisione del piano annunciato in novembre, ora abbiamo finito questa revisione. Gli investimenti andranno avanti come pianificato in origine”, ha spiegato. In autunno il responsabile Emea di Fca, Pietro Gorlier, che oggi era accanto a Manley nell’incontro con i giornalisti, aveva appunto annunciato per il gruppo 5 miliardi di euro di investimenti in Italia. Il ceo del gruppo ex Fiat ha anche smentito le voci di una vendita di Maserati: “Non è in vendita, ha un incredibile futuro”.

“Il futuro di Fca è indipendente, ma aperto a valutare opportunità”, ha spiegato Manley, sottolineando come “i target finanziari al 2022 sono confermati”.  “Il Bilancio non è mai stato così positivo, con ebit record e niente debito”, ha sttolineato l’ad. Ai risultati hanno contribuito “le vendite record di Jeep e Ram”. Guardando al futuro, “la Cina è importante, siamo molto impegnati. Abbiamo due stabilimenti con il nostro partner Gac per Jeep e miglioreremo anche Alfa e Maserati“. “Siamo aperti ad alleanze, fusioni e collaborazioni, se ci danno la possibilità di crescere e rafforzarci “, ha affermato, precisando: “Il gruppo francese Psa? Parlo in generale…”.

Poi c’è la questione della sviluppo dell’elettrico. “Stiamo sviluppando da soli la nostra piattaforma – ha spiegato Manley – in futuro perché no? Valuteremo eventuali collaborazioni“. “Non abbiamo preso in considerazione questa ipotesi”, ha detto l’ad di Fca a proposito della possibilità di acquistare la piattaforma elettrica di Volkswagen. “Nel 2025 – ha sottolineato – avremo abbastanza elettrificazione nel nostro portafoglio per essere in grado di raggiungere gli obiettivi Ue. La domanda però è: il mercato le vorrà comprare? Oggi i veicoli elettrici rappresentano meno del 2% del mercato europeo e se guardiamo alle previsioni crescerà al 30% al 2024. E’ un grande aumento rispetto a oggi e quindi noi stiamo analizzando le opzioni per cui se il mercato vuole comprare noi avremo i veicoli giusti da offrire”.

“Entro la fine dell’anno le vetture ibride che avete visto oggi (Jeep Renegade e Compass, ndr) entreranno in produzione e all’inizio del 2020 arriverà anche la 500. Abbiamo un piano chiaro, dobbiamo elettrificare la maggior parte delle nostre linee, gli investimenti annunciati servono a questo”, ha detto Manley al Salone di Ginevra. Le Jeep Renegade e Compass saranno prodotte a Melfi, dove si fanno già le altre motorizzazioni della Renegade e la 500X. Un’altra buona notizia per l’Italia arriva dai dati di Lancia: “È un brand nazionale per via della sua storia e della sua eredità. Lo scorso anno ha fatto 45-46.000 unità, è un marchio in salute che fa il suo meglio in Italia dove resterà”, ha concluso Manley.

Articolo Precedente

Pil, Istat rivede al rialzo il dato sul quarto trimestre 2018: da -0,2 a -0,1%. Su consumi e investimenti, calano scorte

next
Articolo Successivo

Cina, economia alla resa dei conti tra popolazione che invecchia e debiti in eccesso. E lo Stato non sa come muoversi

next