Non ci sono elementi per mandare a processo Bogdan Tibusche con l’accusa di appropriazione indebita. Ma neanche per iscrivere nel registro degli indagati il nome di Giulia Sarti con l’accusa di calunnia. In pratica non ci sono prove per dimostrare che la pentastellata ha denunciato Tibusche pur sapendolo innocente: e dunque indagarla d’ufficio senza querela di parte. È questo in sintesi il motivo per cui la procura di Rimini ha chiesto l’archiviazione per l’ex fidanzato della deputata del M5s. Tibusche, informatico di origine romena, conosciuto anche con il nome di Andrea De Girolamo, era stato denunciato dall’ormai ex presidente della commissione Giustizia della Camera nel febbraio del 2018: l’accusa era di essersi indebitamente appropriato di alcune somme di denaro provenienti dai conti correnti della ex compagna. Tra questi anche i circa 23mila euro che dovevano essere bonificati al fondo per il microcredito, come sono tenuti a fare i parlamentari del M5s.

“Restituzioni al M5s? Penalmente irrilevanti” – È una vicenda complessa quella che ha coinvolto la deputata di Rimini. Una vicenda cominciata quanto alle elezioni politiche mancava meno di un mese ed era appena scoppiato il caso dei mancati rimborsi dei deputati del M5s. Anche Sarti era finita coinvolta per alcuni bonifici disposti e poi annullati da 23mila euro in totale. La deputata romagnola, però, si era difesa denunciando l’ex fidanzato, suo aiutante in Parlamento che aveva libero accesso ai suoi conti correnti. Il quale, davanti ai pm, ha sostenuto di aver annullato quei pagamenti di comune accordo con la deputata. Chi ha ragione? La procura di Rimini non lo dice visto che la storia dei mancati rimborsi al M5s non è oggetto dell’indagine. Non potrebbe essere visto che non si tratta di un reato, anche se è questo il motivo per cui Sarti si è autosospesa dal M5s in attesa del giudizio dei probiviri sulla sua espulsione. “In merito al comportamento dell’indagato e della stessa persona offesa circa il mancato adempimento degli impegni nei confronti del Movimento cinque Stelle, si  sottolinea che non e compito di questa Procura delle Repubblica indagare ed accertare  la volontarietà o meno delle omissioni nei versamenti, poichè trattasi di comportamenti penalmente irrilevanti“, scrivono il procuratore di Rimini Elisabetta Melotti, e il pm Davide Ercolani nella richiesta d’archiviazione.

“Non ci sono prove sull’appropriazione indebita” – Sull’indagato, invece, gli inquirenti spiegano: “Non vi sono elementi idonei per ritenere che Tibusche abbia sottratto le somme di denaro senza che l’Onorevole Sarti avesse autorizzato e/o approvato, quanto meno implicitamente, tali operazioni. Infatti, se da un lato, puo ritenersi assodata una incapacità di gestire le proprie risorse finanziarie da parte della parte offesa, dall’altro lato, l’evidenza delle operazioni, le comunicazioni degli estratti e la facilità del controllo del conto corrente non permette di affermare che i prelievi siano stati ‘consapevolmente‘ eseguiti da Bogdan Tibusche, contro la volontà della denunciante”. Perché non ci sono elementi per accusare Tibusche di appropriazione indebita o truffa? Per il semplice fatto che l’informatico aveva libero accesso ai conti correnti bancari della Sarti e perfino al token necessario per fare i bonifici. E dargli quell’accesso era stata la stessa parlamentare. “È stato dimostrato – scrivono – che quest’ultimo (cioè Bogdan ndr) da tempo era stato autorizzato ad operare sul conto corrente dell’onorevole Sarti, anche attraverso l’utilizzo del ‘token’ che gli permetteva di effettuare bonifici e altre operazioni bancarie”. Era stata Sarti ad affidargli i suoi conti e la deputata ha sempre avuto “la possibilità di controllare i movimenti del conto corrente”. E quindi poteva  accorgersi anche prima che l’ex compagno spostava denaro su conti a lui riconducibili: “Negli estratti conto della banca – annota la procura – sono indicati sempre dei nomi riferibili all’indagato, ovvero “Bogdan“, “Iovine Gianfranco” (Padrone di casa di Bogdan), inoltre, relativamente alla intestazione a favore di Stanzione Maria (fidanzata di Bogdan), la stessa Sarti (V. conversazione Telegram) intuisce immediatamente che erano Bonifici a vantaggio di Bogdan”. Insomma: controllando i suoi estratti conto Sarti avrebbe potuto capire subito i soldi che il suo ex fidanzato si era auto bonificato.

“Ti devo denunciare: ci sono 12mila euro che ti sei versato” – Le conversazioni Telegram alla quale fanno riferimento gli investigatori (che alleghiamo in fondo all’articolo) sono quelle del 13 e 14 febbraio del 2018. Nella prima Sarti si rende conto di essere coinvolta nel caso restituzioni e dice a Bogdan che llaria Loquenzi e Rocco Casalino – cioè i capi della comunicazione del M5s – le consigliarono di denunciare Tibusche per “salvarsi la faccia“. “Cosa – annotano gli inquirenti – che la Sarti effettivamente fece, non in relazione ai mancati versamenti al Mef, ma per presunte appropriazioni indebite dal conto della persona offesa. Nello stesso contesto la persona offesa ammetteva di essere a conoscenza che a Bogdan servissero i soldi del conto corrente”. In quella conversazione i due sembrano avere ancora un buon rapporto:” Sono fuori dal movimento tesoro. Sono piu di 15.000 euro Amen. È andata cosi. Abbiamo sbagliato”, scrive Sarti elencando all’ex compagno i bonifici fatti e poi annullati al M5s.  Bogdan risponde: “Dai non è cosi. Quelli annullati non sono colpa tua“. In quello scambio Sarti fa addirittura legge all’ex compagno copia della mail che avrebbe mandato a Luigi Di Maio per giustificarsi dei mancati rimborsi. Il giorno dopo, però, il clima cambia completamente. “Ti devo denunciare, ci sono più di 12.000 euro da ottobre a oggi che ti sei versato tra affitto di Salerno e maria stanzione che non so chi sia ma è conto tuo giusto? Non ci sono altre soluzioni”, scrive Sarti all’ex compagno. Chi è Maria Stanzione? La titolare di una carta Postepay sulla quale sono stati accreditati 17mila e 800 euro. Sentita dai pm Stanzione ha raccontato di “essere legata sentimentalmente a Tibusche da circa otto anni e di essere perfettamente al corrente che l’indagato utilizzava in uso esclusivo una postepay ed un PayPal da lei stessa attivate”.

Come nasce il caso Sarti – Nella richiesta di archiviazione dei pm si ricostruisce il rapporto tra Sarti e Tibusche. È la stessa deputata a raccontare che si era rivolta a lui perché aveva bisogno di un consulente informatico, dopo la violazione della propria casella di posta. A questo proposito i pm hanno girato per competenza ai colleghi di Bologna (titolari delle indagini per reati di natura informatica) il fascicolo sulle foto intime della Sarti diffuse online. “Tra i due – scrivono i pm – nacque un rapporto sentimentale,  poi interrottosi, che aveva comportato comunque la loro convivenza sino al dicembre 2017. Considerato il legame con Tibusche e i molteplici impegni dell’Onorevole, quest’ultima aveva fornito all’indagato i codici di accesso del proprio conto corrente bancario, consentendogli di operare autonomamente sul conto on-line. L’indagato, da quanto emerso, si occupava di gestire la contabilita dell’Onorevole, il pagamento dell’affitto dell’ abitazione in Roma, le bollette, i bonifici in genere, il pagamento delle spese varie e provvedere al versamento (restituzione) di parte del suo stipendio al Ministero dell’Economia e Finanze (Mef), secondo il regolamento intemo al Movimento Cinque Stelle”. Sono le famose restituzioni. La Sarti sostiene di essersi accorta che qualcosa nei suoi conti non andava il 13 febbraio del 2018, un mese prima delle elezioni e nei giorni in cui era scoppiato lo scandalo sui mancati versamenti sollevato dalle Iene. “A seguito di accurati controlli l’On. Sarti – scrivono i pm – si accorse che nel mese di maggio 2014 erano stati effettuati da Tibusche, due bonifici relativi al mese di gennaio 2014 per €. 3.505,27 ed €. 7.298,01. Di questi, il primo era andato a buon fine mentre il  secondo risultava cancellate prima del trasferimento della somma. A seguito dell’anomalia riscontrata l’Onorevole verificava tutti i versamenti effettuati al Mef  dall’anno 2014 sino al 15 febbraio 2018, riscontrando delle irregolarita riconducibili, a suo avviso, alla gestione poco trasparente del suo fidanzato”.

“Nessuna prova di accordo tra i due sui bonifici fasulli”- Diversa la versione di Tibusche secondo il quale “Sarti gli propose di diventare suo ‘aiutante‘ ricevendo come compenso il denaro per l’affitto con la precisazione che qual ora il querelato avesse avuto bisogno di denaro lo avrebbe potuto prendere (dal conto) senza alcuna ulteriore autorizzazione. In merito ai bonifici eseguiti e poi revocati di 7000,00 e 3.500,00 (quest’ultimo in realta non risulta revocato ndr ), precisava che gli stessi non andarono a buon fine poiche nel periodo di riferimento vi erano state delle spese impreviste”. Sui bonifici annullati, invece, l’informatico ha messo a verbale che era stato necessario caricare sul sito online del M5s un documento che comprovasse l’esecuzione del bonifico e la soluzione escogitata congiuntamente (cioè con Sarti) fu quella di eseguire il bonifico (nel caso di specie di €.7.000,00) ed immediatamente revocarlo dopo aver stampato la ricevuta che poi veniva prodotta online sul sito del M5s”. Secondo Tibusche un bonifico fasullo è quello di luglio 2017 “non è stato pagato ma al M5s e stata inviata la ricevuta del bonifico. In sostanza, come ho spiegato, veniva eseguito il bonifico online, si stampava la ricevuta che veniva poi pubblicata sui sito del M5s e quindi si revocava il bonifico. Le ricevute le avevo io seppur ero in Romania, facevano questa cosa entrambi, in diretta“. Per i pm, però, “da quanto appurato, se da un lato non e stata individuata alcuna traccia di un preventivo accordo tra le parti circa l’esecuzione di fraudolenti bonifici da effettuare, di volta in volta al Mef, dall’altro lato, deve prendersi atto che le mail costituiscono solo una minima parte delle conversazioni intercorse tra le parti”. Insomma: non c’è la prova che i due fossero d’accordo nell’ordinare i bonifici falsi. Ma è anche vero che su questo fronte i pm non avevano interesse a indagare.

I 5mila euro in contanti in Romania – Un altro passaggio interessante che dimostra – per Tibusche – l’assoluta fiducia e libertà che Sarti gli concedeva nell’amministrare il suo conco corrente è quello legato a una somma di denaro da accantonare per pagare la liquidazione all’assistente parlamentare della deputata M5s. “Giulia Sarti – dice Tibusche – non era sicura di essere rieletta e quindi mi disse, cosi come le era stato consigliato dal commercialista, che dovevamo tenere da parte almeno 5mila euro per la liquidazione che ella avrebbe dovuto dare a […]. Giulia mi accennò questo già a settembre tanto che io le consigliai di aprire un conto parallelo in cui depositare 5.000,00 €. Nonostante questo il tempo passava e i soldi non ve ne erano piu. Ad un certo punto dietro mie insistenze mi disse che dovevo provvedere io e di prendere 5.000,00 € e cosi feci, 5.000,00 € del 2018 ce li ho io, che custodisco in una valigia in Romania. Questo particolare l ‘ho riferito anche al padre, soldi che sono pronto a restituire quanto vogliono. Quei soldi sono per […]. Sono soldi che abbiamo prelevato dal conto. Sarei dovuto rientrare in Italia con il denaro rna quando ho saputo che mi aveva querelato, mi sono fiondato in Italia con un pullman, ho lasciato tutto in Romania, anche i miei vestiti”.

LE CHAT  – ore 21.43 del 13 febbraio 2018

LEGENDA
S. = Giulia Sardi
T = Bogdan Tibushe

S. Ho controllato. 4 bonifici cancellati. Siamo sui 10.000 euro. La cosa verrà fuori lo ho chiamato Mantenero capogruppo. Devo mandargli ora una mail urgente con la spiegazione di quanto accaduto Vogliono distinguere tra i furbi e gli errori
T. Mi sembra chiaro
S. Ho provato a chiamare anche Luigi su suo consiglio ma non mi risp ora. Neanche Bugani. C’e Di Battista a Forlì Io prima devo inviare questa mail
T. Sono tutti accorpati?
S. In pratica devo dimostrare che si è trattato di un errore. Quel giorno sono stati fatti 12 bonifici
T. Sono tutti dell’ultima tranche?
S. Si Devo mostrare i doc della banca. Ma ci vado domattina
T. E quali sono?
S. (Giulia Sarti invia la foto delle operazioni bancarie) La mail la vogliono ora Estratto conto
T. Da quando a quando ?
S. Certificaz di tutti i versamenti dal 2013 ad oggi Ora pero vogliono la mail con importo e mesi che risultano non versati e motivi
T. Tu come ha fatto a controllare? sicura che sono solo questi ?
S. C’e scritto cancellato di fianco Guarda la foto *
T. Da quello che ricordo mi pare ce ne fosse un altro Sì. Ma dal 2013 ad oggi dovresti controllare il sito della banca fino a quanto tempo fa tornare indietro ?
S. Porca puttana Trovato 29 settembre 201 2014 7298,01 Riferito a gennaio 2014
T. Mi ricordavo questo Era un conguaglio di cui non si sapeva nulla. Arrivato all’improvviso
S. Porca puttana Altri due (allega altra foto dell ‘estratto conto) Qui c ‘e scritto annullato non addebitato. Negli altri cancellato
T. Questi sono annullati dalla banca Per dati del bonifico sbagliati il conto era diverso e anche la causale
S. Non c ‘entra Avrei dovuto sanare dopo
T. Io questi annullati non li ho mai visti Li hanno annullati dopo due giorni E non arriva alcuna notifica
S. Sono fuori dal movimento tesoro. Sono più di 15.000 euro Amen. È andata cosi. Abbiamo sbagliato.
T. Dai non è cosi. Quelli annullati non sono colpa tua
S. Devo scrivere mail subito
T. E sono arrivati dopo e non te ne sei accorta
S. Ti mando testa prima di inviare
T.Ok
S. Non ci sono parole.

s. Teso le Iene hanno i nomi da mesi e mi hanno chiesto se denuncio te. Perché mi stanno chiedendo come uscire da questa storia lo ho detto di no e mi piglio tutta la  colpa io
T. Denunciare me? Te lo hanno chiesto le iene ?
S. No no me lo ha chiesto Ilaria con Rocco per salvarmi la faccia. Sono fuori. Ma ho detto di no. Però tesoro è finita, ora devo restituirli quei 23.500 euro stasera. Ho parlato con la comunicazione. Domattina devo fare post su Fb, avro stesso trattamento di Cecconi e Martelli
T. Io mi sparo
S. No e inutile che fai così. Forza dai, si affronta. Devo firmare il foglio in cui rinuncio ad essere eletta
T. Cioè tutto il restituito non conta nulla? Sono penosi Mi dispiace tesoro Sono a pezzi
S. Devo scrivere un post domattina e Ilaria lo controlla Nei tg e a le iene e gia spuntato il mio nome stasera
T. Ho visto
S. Mi stanno tempestando
T. Che vuoi fare?
S. Ora bisogna capire come tutelare Marco e tutto il gruppo di Rimini. Faccio quello che mi ha detto Ilaria. Un post su fb domattina
T. Va bene
S. Poi ne parliamo perché non finisce così. Quando ne parliamo? Se puoi parliamone ora
T. Ti chiamo?
S. devo avvisare raffa, vitto e cruma non voglio che pensino che li ho traditi. Si chiama

14 febbraio 2018 Ore 19.42
S.Ti devo denunciare, ci sono più di 12.000 euro da ottobre a oggi che ti sei versato tra affitto di Salerno e Maria Stanzione che non so chi sia ma è conto tuo giusto? Non ci sono altre soluzioni.
T. Si ma denunciare per cosa? Mai preso un cent senza che tu lo sappia e per questa mi hai lasciato il token
S. Truffa. Perché non sapevo che ti eri
T. Se te ne vuoi uscire così va bene ma sai che non e così. Capisco il tuo silenzio di oggi ora.
S. Te lo avevo scritto un’ora fa in un’altra chat
T. Non ho altre chat
S. Domattina vado a farla
T. Ti posso solo chiedere un favore? Non mettere in mezzo altre persone. Io da da te non mi difenderò. Non metterò avvocati. Non tirerò fuori una parola
S. Ok .. certo. Non saranno pubblicati né denunciati altri nomi per rispetto della loro privacy
T. Ma se sequestrano i telefoni e tirano fuori i messaggi non basterà che io mi dichiari colpevole
S. Ma quali messaggi? Io non sapevo davvero di tutti quei soldi. Ti ho detto che ti avrei aiutato ma non pensavo che ne servissero cosi tanti.
T. Come indirizzo per recapito metti via principe umberto 44 – fisciano – salerno
S. Ok
T. Mi hai detto innumerevoli volte di prenderli quando mi serviva
S. Ok
T. Sai cosa mi fa male? Che pur avendo capito benissimo che mi prendo la colpa Cerchi di aver ragione con me. Cerchi Con meee
S. No non cerco di aver ragione
T. Si quello cerchi da fare
S. Sono sotto un treno
T. A te non servono i soldi indietro. A te serve denunciare qualcuno
S. Ma quali soldi chissenefrega dei soldi. Non li vorrei mai
T. Te li restituirò fino all’ultimo centesimo. Però non te ne uscire ora con le somme. Non intaccare l’immagine che ho di te con queste case. Ti sono serviti a qualcosa i miei messaggi di questa mattina?
S. Nessuna somma. Non conta nulla. Conta che io non riesco a capire se mi stai dicendo la verità oppure no. Conta che avremmo potuto affrontare tutto in modo diverso a se mi avessi coinvolta di più in ogni scelta. Conta che sto passando io come una ladra quando non ho intascato un solo centesimo…

Aggiornato da Redazione Web il 28/2/2019 alle ore 10.06

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