La nostra inchiesta, che portiamo avanti da agosto, ci permette di affermare che: l’ex collaboratore di Emmanuel Macron, Alexandre Benalla, e l’ex responsabile della sicurezza del partito La République en Marche, Vincent Crase, entrambi indagati per le violenze del primo maggio, si sono incontrati il 26 luglio scorso, a Parigi, violando  il controllo giudiziaro che vietava loro ogni tipo contatto. Diversamente da quanto ha dichiarato sotto giuramento davanti alla commissione d’inchiesta senatoriale,  Benalla, mentre era ancora  all’Eliseo, ha svolto un ruolo attivo nella stipula di un contratto per la fornitura di servizi di sicurezza con un oligarca russo, vicino a Vladimir Putin e sospettato di legami con la mafia locale.

Benalla, che ha rivendicato il sostegno personale del capo dello Stato, sms alla mano, ha continuato ad aver dei legami importanti con l’Eliseo per diversi mesi dopo la sua iscrizione al registro degli indagati.

di Fabrice Arfi, Anton Rouget e Marine Turchi

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