Per la prima puntata dell’ottava edizione di MasterChef Italia, le pagine social della trasmissione e quelle di Sky sono state invase di commenti per convincere il programma a non utilizzare più foie gras, il fegato di anatra o oca ottenuto alimentando forzatamente gli animali. Chi ha visitato la pagina Facebook del cooking show non può non aver notato centinaia di appelli con l’hashtag #MasterChefpuoifarlo o le gif postate dagli utenti con immagini di paperelle arrabbiate.

La notizia di per sé non è certo da prima pagina, si tratta di una protesta che abbiamo lanciato simile a tante altre che si trovano in rete, ma è la risposta, o meglio la non risposta dei produttori di MasterChef Italia e di Sky che lascia perplessi. Tutti gli utenti che hanno postato un commento sono stati censurati e nessuno risponde alla richiesta di incontro che abbiamo avanzato come promotori dell’appello. La protesta deve averli colti impreparati, ma d’altronde iniziative simili organizzate sui social media hanno proprio lo scopo di stimolare l’attenzione verso un determinato tema giocando sull’effetto sorpresa.

Sono proteste scomode ma innocue e ci aspettavamo che uno dei programmi più importanti della televisione sapesse reagire in modo diverso. La censura, visto il contenuto dei messaggi mai offensivo e vista la modalità con cui è stata attuata, cancellando non solo il commento ma bannando centinaia di utenti e negando loro la possibilità di scrivere è stata una caduta di stile.

Alcuni dei commenti nascosti sulla pagina Fb di Masterchef Italia

Soprattutto alla luce della richiesta fatta, motivata e fattibile. Non abbiamo chiesto una rivoluzione vegana del cooking show, ma di riflettere sull’utilizzo di foie gras, presentato non così di rado nel programma e anche nella finale della scorsa edizione.

Chi guarda MasterChef Italia si appassiona alle storie dei partecipanti al talent, sorride di fronte alle simpatiche esternazioni dei giudici. Gli ingredienti della ricetta proposta, che si tratti di un primo o di un secondo a base di foie gras, rimane comunque un ‘contorno’ del programma, ma è chiaro che ciò che viene cucinato viene assorbito dallo spettatore. E cucinare foie gras, la cui produzione è vietata in Italia proprio per la sofferenza causata agli animali non è un gran messaggio. Ne abbiamo già parlato su questo blog, quando siamo riusciti a filmare con un infiltrato la realtà degli allevamenti francesi, paese che produce ed esporta oltre il 70% di foie gras prodotto il tutto il mondo. Prima di essere macellate anatre e oche vengono alimentate forzatamente più volte al giorno affinché il loro fegato ingrassi a dismisura. Un processo che anche il Comitato Scientifico Veterinario dell’Unione Europea ha definito ‘gravemente lesivo del benessere animale’.

Dopo la diffusione dell’indagine quasi tutte le catene della GDO italiana ci hanno concesso un incontro. Ad oggi Pam/Panorama, Eataly, Conad, Esselunga, Gruppo Selex, MD SpA, Lidl, Crai, Bennet, Realco Sigma e Tigros si sono unite a Coop che aveva già scelto autonomamente di non vendere più foie gras. La California, oltre a vietarne la produzione come molti paesi nel mondo, ne ha da pochi giorni vietato anche la vendita.

Vediamo come evolverà la situazione, se MasterChef Italia e Sky continueranno a censurare l’appello a non utilizzare più foie gras o se concederanno un confronto alla nostra organizzazione. Nel frattempo sul web a sostegno della nostra richiesta vi sono già 20 mila firme in pochi giorni, firme che non possono essere censurate.

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