Il sistema satellitare Galileo entro tre anni dovrà essere obbligatoriamente supportato da tutti gli smartphone venduti in Europa per consentire la localizzazione di chi chiama il numero unico di emergenza (NUE) 112.

La Commissione Europea ha approvato recentemente un regolamento ad hoc che una volta pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea – questione di settimane ormai – darà 36 mesi di tempi ai produttori di smartphone per adeguarsi. In verità la maggior parte delle aziende (Samsung, Huawei, Apple, etc.) integra già hardware compatibile con lo statunitense GPS, l’europeo Galileo e in alcuni casi il russo Glonass. Il tema però è quello dei servizi supportati. Si presume che iniziare a imporre anche Galileo per il 112 possa favorirne il successo ed eventualmente aprire la strada ad altri servizi.

Il numero unico di emergenza, com’è risaputo, permette al chiamante di contattare un call center che poi si occupa di smistare ogni richiesta verso il servizio sanitario di urgenza, vigili del fuoco o pubblica sicurezza. L’Italia in tal senso è ancora in ritardo – molte regioni e province non si sono ancora adeguate – ma la prospettiva è di una progressiva copertura nazionale.

La localizzazione attuata dal servizio 112 oggi avviene tramite la tecnologia AML (Advanced Mobile Location), che si occupa di elaborare i dati provenienti dalla triangolazione delle antenne mobili, il GPS ed eventualmente il Wi-Fi se l’utente è in ambienti chiusi. Con l’aggiunta di Galileo il margine di errore verrà ridotto a pochi metri.

“Attualmente le informazioni sulla localizzazione sono stabilite grazie alla tecnologia di identificazione basata sulla zona di copertura del ripetitore della rete cellulare, la cui precisione media va dai 2 ai 10 km, il che può portare a gravi errori nelle operazioni di ricerca che seguono una chiamata di emergenza. Al contrario, le informazioni di localizzazione basate su Galileo garantiscono una precisione maggiore, con un margine di errore di appena qualche metro”, ricorda la Commissione.

“Grazie ai nostri programmi spaziali, siamo in grado di fornire informazioni più precise alle squadre di soccorso e quindi di aiutare chi ne ha bisogno con maggiore rapidità ed efficacia. Il programma europeo di navigazione satellitare Galileo consentirà ai servizi di emergenza di individuare una data posizione con grande precisione, con uno scarto di appena qualche metro. Questa nuova funzionalità ha il potenziale di contribuire a salvare molte vite”, ha dichiarato Elżbieta Bieńkowska, Commissaria responsabile per il Mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le PMI.

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