Lo Yoga730, il più recente modello di fascia medio-alta della famiglia di notebook convertibili (il display può essere ruotato a 360° assumendo le forme di un tablet) Yoga di Lenovo, è arrivato sul mercato nel corso degli ultimi mesi in due versioni, una con monitor da 13″ e scheda video integrata e una con monitor da 15″ e gpu discreta.

Abbiamo avuto modo di provare per alcune settimane la variante da 15″ in una configurazione dotata di CPU  i7-8550U (quad core con hyper threading, frequenza base 1,8GHz, turbo 4.0 GHz), 16GB di memoria DDR4, 512GB di storage SSD NVMe, scheda video NVIDIA GTX1050 e monitor touchscreen 4k, sistema operativo Windows 10.

Dal punto di vista del design il Lenovo Yoga 730 si presenta con linee semplici e pulite che, unite all’alluminio usato per la scocca, permettono al dispositivo di fare la sua figura anche in ambiti professionali. Una volta aperto, il pannello superiore si presenta con incastonato il monitor da 15,6″: le cornici sono ultra ridotte sui lati e sulla parte superiore, ma maggiormente pronunciato nella parte inferiore e con la webcam (720p) fortunatamente inserita in alto.

Nel pannello sottostante troviamo invece una tastiera con pulsanti abbastanza grandi e ben distanziati, con un layout che però richiede un po’ di tempo per adattarsi dando dunque inizialmente un po’ di noie in scrittura, l’ampio touchpad che ha offerto nella prova una buona reattività ed un sensore per le impronte digitali compatibile con Windows Hello, rivelatosi abbastanza rapido nella nostra prova per quanto riguarda lo sblocco dell’account windows.

Tornando al display, durante la prova ha sempre offerto immagini di ottima qualità sia con film che giochi, ma peccando però in luminosità massima. Abbastanza reattive le funzionalità touchscreen, che permettono di interagire con lo schermo sia in configurazione laptop, sia una volta ruotato il display oltre i 90°, dando in quest’ultimo caso la possibilità di attivare nel sistema operativo la modalità tablet che semplifica l’utilizzo del dispositivo con l’ausilio delle gesture su schermo.

Lo Yoga 730 ha in dotazione una ottima Lenovo Active Pen 2, un pennino touch con 4096 livelli di sensibilità che può essere utilizzato sia per interagire con le applicazioni a schermo, sostituendo le dita, sia con software di grafica come vero e proprio strumento di disegno. L’ormai celebre piattaforma Yoga di Lenovo è un interessante plus per il 730, offrendo la possibilità di utilizzare solo lo schermo in quelle occasioni in cui la tastiera è solo un ingombro, anche se crediamo che, almeno per la versione da 15″, siano pochi i casi d’uso per la modalità “tablet” se non appoggiato ad una supervice.

L’hardware a bordo del convertibile di Lenovo gli permette di essere una buona macchina sia per lavorare in mobilità (grazie anche al peso di soli 1,83Kg) che per svago. L’abbiamo testato in diverse situazioni, incluso l’utilizzo di Photoshop per l’elaborazione delle immagini utilizzate nelle gallery, senza rilevare rallentamenti (in questo l’utilizzo di un SSD NVMe fa la sua parte), così come per visualizzare film, in modo particolare ruotando lo schermo oltre i 270°, in posizionare “cornice”, cosa che permette di ridurre la superficie d’appoggio del dispositivo e rendendolo utilizzabile comodamente anche in treno o in aereo. Buona la durata della batteria, capace di offrire comodamente ben oltre le 6-7h di utilizzo (abbassando la luminosità dello schermo).

Vista la presenza a bordo di una GPU discreta di NVIDIA, anche se non in presenza di una macchina da gaming, abbiamo deciso di mettere lo Yoga 730 sotto torchio anche in situazioni di gioco: come evidenziato in nostre precedenti prove, la GTX1050 presenta alcuni limiti quando si tratta di titoli più recenti e in questa configurazione si ritrova ad accompagnare pure un processore pensato più per l’efficienza termica che per il gaming, quindi non ci ha sorpreso più di tanto ritrovarci sotto i 30fps giocando a Battlefield V – la cui recensione arriverà nei prossimi giorni – nonostante l’aver abbassato la risoluzione a 1080p – pensare di giocare in 4k con una 1050 è pura follia – e di molto i settaggi. Altra storia se si passa a titoli meno recenti, o comunque meno gravosi dal punto di vista delle risorse richieste, come ad esempio League of Legends, Heroes of the Storm o World of Warcraft, vedendo la macchina di Lenovo riuscire – a patto sempre di non voler giocare a tutti i costi a 4k – a offrire un’esperienza di gioco più che dignitosa, sopratutto per i casual gamer. Se cercate prestazioni superiori dovrete rivolgere le vostre attenzioni a un notebook dichiaratamente da gioco.

Nel complesso l’esperienza offerta dallo Yoga730 di Lenovo è ottima se utilizzato per i contesti per cui è stato pensato, rendendo a nostro parere il device del produttore cinese un ottimo compagno per chi cerca un notebook con delle buone prestazioni a 360° e che non sfiguri ovunque ci si trovi ad utilizzarlo, e nonostante le dimensioni compatte non tende a riscaldarsi troppo (l’abbiamo visto scaldarsi solo con i videogiochi più pesanti, diventando un po’ rumoroso). Il prezzo richiesto per la configurazione oggetto della prova si aggira sui 1300€ che potrebbe esser valutato alto sul rapporto puramente prestazioni/prezzo, ma viene giustificato a nostro parere sia dalla scelta di utilizzare materiali “premium” per la sua costruzione, che dal design e dalla portabilità.

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Battlefield V: il ritorno alla seconda guerra mondiale tra battaglie frenetiche, scenari ben curati, e qualche piccolo bug

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