Che Amazon sia un vulcano in costante attività lo sanno tutti, ma l’ultima idea di invitare le persone a vedere i prodotti venduti online, la trovo veramente geniale. Dunque, prima ci convincono che possiamo fare tutto comodamente seduti nella nostra poltrona, semplicemente con pochi click sul nostro pc, smartphoone, tablet e poi mettono in piedi un evento dal 14 al 26 novembre per far toccare con mano i prodotti. Ovviamente hanno invitato i clienti in concomitanza del Black Friday a “festeggiare insieme visitando l’Amazon Loft for Xmas, il primo show room innovativo della filiale italiana”.

Vale la pena ricordare che la società di Jeff Bezos lo scorso settembre ha aperto un negozio a New York, nell’elegante quartiere di SoHo e che oltreoceano annovera decina di punti vendita: Amazon Books, Amazon Pop-Up in cui si può provare l’hardware della società e Amazon Go, quelli senza casse. Quando il primo negozio in Italia?

Dopo l’approvazione in Europa dell’Iva al 4% per gli e-book, molti si sono chiesti se questa decisione avrebbe generato cambiamenti per gli acquirenti. Da Amazon ci tengono a sottolineare che da sempre per loro “una storia è una storia”, infatti per gli e-book con Isbn l’Iva era già calcolata al 4%, quindi per i consumatori non è cambiato nulla.

Sul fronte libri digitali è bene sottolineare che la società di Seattle è sempre la prima in Italia, anche se non si può sapere il numero di e-book che pubblica ogni anno, dalle analisi risulta allineata con gli altri mercati, mentre nel nostro Paese si evidenzia il numero inferiore di lettori. In altre parole tutti scrivono e pochi leggono.

Ma sono convinta che siano in pochi a sapere che Amazon stampa anche per altri editori. Io l’ho scoperto casualmente, acquistando online un libro cartaceo pubblicato da Newton Compton. Quando l’ho ricevuto, ho notato che aveva un Isbn molto strano, l’ho osservato con attenzione ed ho scoperto all’interno la scritta “printed in Great Britain by Amazon”. Sono rimasta basita ed ho fatto ulteriori ricerche. A quanto pare non è un segreto: la società di Jeff Bezos offre il servizio ”print on demand” per gli editori, e lavora con diversi di loro in tutto il mondo. È tutto ben spiegato nel loro sito.

Ed ora voltiamo pagina e parliamo di InterTwine, una community che conta più di 250mila utenti, che scrivono contenuti in 7 lingue. Oggi la piattaforma non si occupa della pubblicazione di -ebook o libri cartacei, ma non è detto che in futuro non lo possa fare. In questo momento permette agli autori di confrontarsi, di avere una audience di lettura molto ampia e qualificata. Gli autori possono anche guadagnare premi partecipando alle sfide creative e alle classifiche mensili. Inoltre Gianluca Manca, uno degli ideatori, è convinto che InterTwine sia un vivaio di scrittori emergenti che rappresenta una grande opportunità per gli editori.

Infatti, molti autori che hanno utilizzato la piattaforma hanno pubblicato con case editrici. L’ultimo esempio è “Luce” un romanzo scritto a quattro mani da Bettina Bartalesi e Gianluca Di Matola, edito in formato digitale lo scorso ottobre da Clown Bianco Editore.

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