Nella notte tra il 15 e il 16 ottobre del 1943 la Gestapo prelevò e deportò nei campi di concentramento più di mille persone dal ghetto di Roma. Tornarono solo in sedici. Tra loro c’era anche Lello di Segni. Lui, l’ultimo sopravvissuto, è morto nella notte a 92 anni. Il corteo funebre, ha fatto sapere la Comunità ebraica di Roma, è passato alle 11.30 a Portico d’Ottavia.

Nato il 4 novembre del 1926, una volta arrestato insieme ai suoi cari viene portato ad Auschwitz-Birkenau. “Eravamo tutti e sei in casa: io, mio padre, mia madre e tre fratelli: Angelo, Mario e Graziellaaveva raccontato a Il Fatto Quotidiano –. Quasi all’alba sono arrivati, si sono presentati e con una lista di nomi hanno iniziato a perlustrare le stanze, convinti che nascondessimo qualcuno. Dentro gli armadi, in soffitta, in cantina. Niente. C’eravamo solo noi, gli altri parenti erano scappati le settimane precedenti. Poi con il mitra dietro la schiena siamo scesi in strada e saliti sui camion”.

Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di concentramento e oggi senatrice a vita, ricordando Lello di Segni al liceo magistrale G. Castani esprime la sua preoccupazione: “Man mano che spariscono le persone temiamo solo che sparisca la memoria. È rivolgendoci agli studenti e soprattutto agli insegnanti che si può avere una speranza che tutto quello che è successo nel Novecento, per la colpa di essere nati, non diventi solo una riga di un libro di storia e poi nemmeno più quella”. E anche la Comunità di Sant’Egidio si unisce al lutto della comunità ebraica di Roma: “Con Lello Di Segni scompare un testimone fondamentale della Shoah e della memoria storica di Roma – ha dichiarato Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio – perché il 16 ottobre resta una ferita indelebile per la nostra città, come abbiamo voluto riaffermare domenica scorsa alla marcia in ricordo della razzia del quartiere ebraico da parte dei nazisti durante la seconda guerra mondiale”. “La sua morte – ha aggiunto – ci invita ad assumerci sempre più questa memoria e a trasmetterla alle giovani generazioni: aiuterà a costruire un futuro di pace contro ogni forma di antisemitismo, razzismo e discriminazione”. Anche la sindaca Virginia Raggi esprime su Twitter “profondo cordoglio per la scomparsa di Lello Di Segni, ultimo sopravvissuto al rastrellamento nazista contro gli ebrei della capitale in quel terribile 16 ottobre del 1943. Roma non dimenticherà mai la sua testimonianza”.

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