Resti del corpo del giornalista dissidente saudita Jamal Khashoggi sono stati trovati nel consolato di Riad a Istanbul, dove si ipotizza sia stato ucciso. A riferirlo è Dogu Perincek, leader del partito di opposizione turco Rodina, secondo cui alcune parti del corpo martoriato dell’editorialista del Washington Post sono state trovate in un pozzo nel giardino del consolato. Una notizia che arriva poco dopo le rivelazioni di alcune fonti dell’intelligence turca alla Reuters, che hanno riferito che Saud al Qahtani, stretto consigliere e responsabile della comunicazione sui social media del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, avrebbe guidato via Skype le operazioni che hanno portato all’omicidio di Khashoggi nel consolato di Riad a Istanbul. A loro dire, il presidente Erdogan avrebbe in mano la registrazione che prova la sua presenza virtuale almeno alla parte iniziale dell’intervento del presunto “squadrone” che ha ucciso il giornalista dissidente.

Secondo la ricostruzione, Qahtani – tra i 5 alti ufficiali allontanati dalla Corona lo scorso fine settimana per sospette responsabilità nella morte del reporter – avrebbe insultato Khashoggi, ordinandone poi l’uccisione: “Portatemi al testa del cane“, avrebbe detto. Fonti saudite lo hanno accusato di aver portato avanti senza autorizzazione il piano per un sequestro del giornalista, poi sfuggito di mano fino alla sua uccisione. Non solo, il premier Erdogan l’ha definito un “omicidio politico” e ha fatto sapere anche che dalle indagini sono emerse “prove convincenti” del fatto che l’omicidio di Jamal Khashoggi è stato attentamente pianificato già giorni prima della sua morte, con sopralluoghi nella Foresta di Belgrado e nella zona di Yalova come possibili luoghi di sepoltura del corpo.

Parlando al gruppo parlamentare del suo Akp, Erdogan ha ripercorso passo passo tutta la vicenda, a partire dai giorni precedenti all’ingresso del reporter nel consolato saudita a Istanbul. “Lo staff del consolato saudita che si trovava dentro l’edificio al momento dell’ingresso di Jamal Khashoggi è stato allontanato dalle stanze durante l’omicidio con la scusa che fosse in corso un’ispezione interna da parte delle autorità di Riad”, ha detto. “Ammettendo l’omicidio di Jamal Khashoggi, l’Arabia Saudita ha compiuto un passo significativo“, ma ora “ci aspettiamo che tutti i responsabili dal livello più basso al più alto siano trovati”, ha aggiunto il premier turco specificando che i 18 sospetti di cui nei giorni scorsi l’Arabia Saudita ha annunciato l’arresto in relazione al “brutale omicidio” dovrebbero essere processati in Turchia.

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