A 26 anni si dice già “più conservatore” di Angela Merkel. E usa le parole d’ordine dell’ultradestra, dalla “sicurezza” al “controllo delle frontiere”, con l’obiettivo dichiarato di riconquistare gli elettori che ora scelgono l’Alternative für Deutschland. È Jan-Philipp Knoop, lo studente di giurisprudenza berlinese che il prossimo dicembre vuole sfidare la cancelliera per la presidenza dell’Unione cristiano-democratica (Cdu). Un signor nessuno, con un passato nell’esercito tedesco e un presente da social media manager del circolo di partito del quartiere Kleistpark, nella capitale. Knoop ha possibilità praticamente nulle di battere la Merkel, ma già solo il fatto che se ne parli, scrivono i giornali tedeschi, evidenzia quanto si sia ridotto il potere della cancelliera.

Il primo grande momento di notorietà il 26enne Knoop lo ha avuto giovedì sera, ospite negli studi televisivi della tv pubblica di Berlino per partecipare allo show serale. Si è presentato con una camicia a maniche corte nera a pois, diversa dalla più classica bianca che ostenta nella sua foto profilo su Facebook. Viso giovane, ma forma fisica non proprio invidiabile, segno di come gli anni del servizio militare siano ormai lontani, nonostante Knoop non perda occasione per ricordarlo e per criticare il trattamento che il governo dà alle Forze armate. È uno dei suoi cavalli di battaglia, insieme a quelli ribaditi nei cinque minuti di intervista: le accuse all’operato della Merkel durante e dopo la crisi migratoria del 2015, la volontà di ridare al partito “il suo naturale indirizzo politico” e “riportare la sicurezza, la situazione sotto controllo”.

Quel poco altro che si può conoscere del pensiero di Knoop arriva dal suo profilo Facebook e dall’unica intervista rilasciata a un giornale, il Tagesspiegel di Berlino. Tanto che l’Handelsblatt, il quotidiano economico più autorevole di Germania, ha ammesso che per avere informazioni su di lui ha fatto come tutti: ha cercato su Google. Una cosa è evidente: il registro e gli argomenti usati da Knoop sono quelli della destra, non di un partito centro popolare. “Un’immigrazione totalmente incontrollata non è accettabile”, si legge nel post di presentazione del suo programma. E ancora: “Uno Stato che ha perso il controllo delle sue frontiere non è sovrano”. Infine l’accento sulle politiche per le famiglie tedesche, finora “trascurate” perché il dibattito sui migranti è diventato “onnipresente”.

Knoop ha ricevuto molti apprezzamenti sui social, innanzitutto dalla destra del suo partito e dai simpatizzanti dell’Afd, tanto che in un commento uno di loro gli ha chiesto di passare direttamente all’ultradestra. E per strizzare l’occhio a questi elettori ha anche recentemente cambiato la sua immagine di copertina: ora capeggia la scritta “Für Deutschland” sopra all’immagine del Reichstag al tramonto con al centro la bandiera tedesca. “Gli elettori dell’Afd non vengono dalla foresta, ma hanno preoccupazioni legittime. Voglio combattere per queste persone”, ha ammesso apertamente al Tagesspiegel.

“Credibilità” è un’altra delle parole che Knoop ha usato sia in tv che sui social. “La Cdu ha perso il contatto con le persone”, ha detto al quotidiano di Berlino, per poi aggiungere che senza controlli sui migranti “i cittadini non hanno più fiducia nel potere dello Stato”. Knoop dice di capire coloro che hanno scelto l’Afd, “persone che per questo motivo sono lontane dall’essere nazisti o estremisti di destra”, sostiene il giovane candidato.

Il piano dello studente 26enne di Berlino è quindi quello di rincorrere l’ultradestra. Come già sta provando a fare la Csu, l’alleato nell’Unione, in vista delle elezioni bavaresi del prossimo 14 ottobre. Anche se Knoop non ha praticamente nessuna possibilità di vincere, tanto basta per far passare notti insonni ad Angela Merkel. Il vero obiettivo del suo sfidante è intanto portare la questione al centro del dibattito interno al partito. E visto come sono andate le ultime elezioni del capogruppo al Bundestag, con la scelta di un altro signor nessuno, Ralph Brinkhaus, al posto del fedelissimo della cancelliera Volker Kauder, è probabile che le argomentazioni di Knoop possano trovare terreno fertile.

Nella Cdu l’elezione del presidente è stata soprannominata “scelta del cancelliere”, a dimostrazione che la riconferma della Merkel, alla guida del partito dal 2000, non è in discussione. Ma l’importante non è essere eletta, bensì con quanto consenso. Solitamente i rappresentanti votano molto compatti e anche un risultato al di sotto dell’85% sarebbe un brutto segnale che sancirebbe l’inizio di una nuova crisi. Solo qualche anno fa, l’annuncio del 26enne Knoop non avrebbe meritato alcune attenzione. Ora però la Merkel si mostra più debole e da qui a dicembre Knoop e l’altro candidato, l’imprenditore 61enne Andreas Ritzenhoff, hanno la possibilità di scalfire ancora di più il suo potere. A quel punto la Cdu potrebbe cambiare rotta, diventare più conservativa e “cominciare a parlare anche con l’Afd”, come propone il 26enne Knoop.

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