La realtà virtuale è una tecnologia in continua crescita e, per certi versi, ancora tutta da scoprire. Tra le aziende leader del settore c’è sicuramente Oculus, la quale ogni anno tiene una manifestazione (Oculus Connect) utile a comunicare a investitori, sviluppatori e consumatori tutte le novità riguardanti la virtual reality.

Ieri a San Jose in California è andata in scena la quinta edizione dell’evento: tra gli annunci più importanti spicca sicuramente Oculus Quest, un nuovo visore completamente senza fili in grado, potenzialmente, di cambiare le carte in tavola almeno per quanto riguarda il fattore interattività.

Nelle ore precedenti alla manifestazione, Facebook (proprietaria di Oculus) ha però organizzato un evento esclusivo dedicato alla stampa, all’interno del quale ha voluto invece mostrare le novità in termini di software, dandoci l’opportunità di toccare con mano alcuni dei giochi VR più promettenti, che arriveranno sul mercato nei prossimi mesi. Abbiamo dunque passato il pomeriggio esplorando i nuovi progetti creativi di quelle software house che credono fermamente nelle potenzialità della realtà virtuale. Ecco le nostre impressioni sulle produzioni che riteniamo più interessanti.

Lone Echo II è il sequel di Lone Echo che sarà ancora una volta sviluppato dai ragazzi di Ready at Dawn, la cui produzione più famosa, recente e discussa è sicuramente The Order 1886, disponibile solo ed esclusivamente per PlayStation 4. Il gioco è in buona sostanza un’avventura spaziale con protagonisti Liv e Jack (un robot), i quali saranno chiamati a risolvere una serie di enigmi situazioni complicate, utilizzando tutti gli strumenti in loro possesso e dedicando anche molta attenzione all’esplorazione. Il gioco non è ancora pronto ma pochi minuti di demo sono stati utili per farci comprendere il mood generale del gioco. Lone Echo II sembra avere diverse frecce al proprio arco; la risposta definitiva però ce l’avremo solo quando testeremo la versione completa.

Sempre Ready at Dawn ci ha presentato Echo Combat, first person shooter a gravità zero ambientato nell’universo di Echo VR. Il titolo è attualmente in versione preliminare e include la mappa combustione e la modalità capture point. La nostra sessione di prova è stata forse la più emozionante di tutto l’evento pre-OC5. Echo Combat è uno shooter dinamico e che richiede abilità e coordinazione: i movimenti avvengono tramite lo spostamento oculato attraverso l’ambiente di gioco; la gravità zero, inoltre, ci obbligherà ad aggrapparci a tutti gli appigli possibili per poi utilizzarli come trampolino per raggiungere le altre sezioni della mappa. Chi soffre di motion sickness (senso di nausea causato dall’utilizzo della VR) potrebbe impiegare qualche minuto a prendere confidenza con il gioco, ma una volta superata la prima fase di “stordimento”, tutto sarà facile da utilizzare e soprattutto molto divertente. Potete provare gratuitamente Echo Combat dal 26 al 29 settembre, la sua versione finale costerà invece 9,99 dollari.

Vox Machinae, disponibile a partire da ieri al prezzo consigliato di 24,99 dollari, è un Giant Robot Combat Action Simulator creato da Space Bullet Dynamics Corporation. In buona sostanza, vestiremo i panni di un pilota di un gigantesco robot, con il quale dovremmo difendere o conquistare alcuni punti d’interesse all’interno della mappa di gioco. La sua modalità multiplayer a sedici giocatori lo rende un’esperienza piuttosto complessa ma appagante, in quanto la padronanza dei comandi non sarà proprio facile da sviluppare. L’interfaccia è infatti l’interno della cabina di pilotaggio, comprensiva di tutti i tasti e manopole del caso: quella per avanzare e indietreggiare, il tasto dedito alle fasi di volo e ancora i bottoni per le armi o il radar, perfetto per identificare nemici o punti nevralgici. Abbiamo giocato circa trenta minuti a Vox Machinae e il suo ritmo lento ma studiato, lo rendono un titolo perfetto per gli amanti dei robot giganteschi e delle battaglie fra questi monumenti meccanici viventi.

Defector è invece un’action in prima persona sviluppato da Twisted Pixel che arriverà nel 2019. La trama ripercorre quella dei classici fanta-thriller d’azione recenti. Il gioco prevede anche un sistema di scelte/conseguenze che, anche se limitato, impreziosisce la sensazione generale. A visore indossato, Defector propone un’esperienza piuttosto adrenalinica e variegata: si passa infatti dalle fasi di shooting a quelle di guida, senza dimenticare alcuni scontri corpo a corpo molto realistico in termini di feedback dei colpi. I controlli sono anch’essi molto interessanti, in quanto nelle sparatorie dovremmo compiere i gesti di ricarica in modo completo; sganciare il caricatore, recuperare quello nuovo nella parte sinistra della fondina e inserirlo nella bocca da fuoco che impugniamo nell’altra mano. Anche da questo punto di vista sembra esserci discreta varietà, da pistole di piccolo calibro a fucili d’assalto invece difficili da controllare e molto potenti. Defector insomma sembrerebbe un titolo VR piuttosto classico nella concezione ma rifinito e studiato per soddisfare i palati dei giocatori amanti dell’azione.

Terminiamo con Stormland di Insomniac Games, gli autori del recente e amato Marvel’s Spider-Man in esclusiva PlayStation 4. Nato come un titolo single player o cooperativo, impersoneremo un androide distrutto da una violente tempesta. Ci risveglieremo in questo mondo apparentemente accogliente che dovremo esplorare e conoscere alla perfezione per raggiungere il nostro scopo: sopravvivere. In realtà il team di sviluppo ci ha voluto dire che la storia e lo sviluppo di alcune tematiche che formeranno poi la narrativa del gioco è ancora in divenire: per ora Stormland assume la forma di un free roaming decisamente piacevole. Le dinamiche sandbox (cioè in ambiente aperto) poi mettono in mostra delle potenzialità che speriamo possano trovare vero sfogo nella versione completa. Il contatto con il nuovo progetto di Insomniac è stato rapido ma capace di lasciarci sensazioni al quanto positive.

In attesa di scoprire di più sui nuovi hardware di Oculus, quest’evento che ha anticipato OC5 ci ha permesso di scoprire da vicino alcuni dei software più promettenti che arriveranno sul mercato nei prossimi mesi, confermandoci ancora una volta che la realtà aumentata è una tecnologia della quale non abbiamo ancora minimamente intravisto il vero potenziale. Lo sforzo creativo dei team di sviluppo e la loro visione ci lasciano ben sperare, permettendoci di guardare al futuro con occhi entusiasti e curiosi.

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