“Il “male assoluto” diventa alleato. E così Salvini Di Maio e Berlusconi felicemente insieme pronti per il sì a Foa e a dividersi le poltrone della Rai. Veramente un bel governo del cambiamento”. E’ il tweet pubblicato dal deputato Pd, Ettore Rosato, che, ai microfoni di Ho scelto Cusano (Radio Cusano Campus), conferma la sua tesi: “Berlusconi è sempre stato mezzo in maggioranza e mezzo fuori. L’accordo per la nomina di Marcello Foa alla presidenza della Rai lo certifica. E certifica anche la volontà di Di Maio e del M5s di chiudere un’alleanza anche con Berlusconi, quando serve. In questo caso, gli serviva e l’hanno chiusa. Avranno fatto un accordo che mi sembra verrà esplicitato nelle prossime settimane anche sull’aspetto complessivo della Rai e sui direttori, una cosa su cui, peraltro, Berlusconi è abbastanza preparato. E’ la contraddizione assoluta di quello che i 5 Stelle hanno sempre detto, e cioè che Berlusconi era il male assoluto, adesso Berlusconi è l’utile alleato”. Sul giornalista Marcello Foa, osserva: “Non do giudizi sulla persona. Ma penso che alla guida della più grande azienda culturale italiana hanno messo una persona che si è espresso in maniera volgare e durissima contro il presidente Mattarella, è un anti-vaccini, è un filo-Putin. In una società pubblica come la Rai, che è una società di informazione, non è assolutamente il profilo giusto. La nomina di Foa è legata a rassicurazioni a Berlusconi circa il tetto sugli spot pubblicitari in tv? C’è una cronologia preoccupante. Prima arrivano le minacce durissime di Salvini e Di Maio sulle tv e sui giornali privati, poi a un certo punto Berlusconi chiama e dice: ‘Scusate, forse ho cambiato idea su Foa’. Davanti a questa scaletta di eventi così chiara” – continua – “un piccolo sospetto viene. Poi vedremo se Mediaset verrà penalizzata. Secondo me, non va penalizzata in nessun modo, perché è un’azienda privata che svolge la sua funzione. E un governo che pensa di punire aziende private, che si chiamino Mediaset o Il Gruppo L’Espresso, sarebbe un governo illiberale che va contro gli interessi del nostro Paese. Però credo che anche usarlo come merce di ricatto per ottenere i voti in Parlamento per eleggere un presidente Rai a loro gradito sarebbe una cosa molto molto grave”. Il vicepresidente della Camera aggiunge: “Se avessimo fatto noi del Pd questo accordo con Berlusconi, a quest’ora staremmo in piazza a sentirci le urla ‘Onestà, onestà’. Quell’onestà che adesso non gridano più, perché Toninelli nomina gli indagati nei consigli di amministrazione, il ministro Bonafede si rifiuta di compiere i suoi atti formali perché, trattandosi del padre di Di Battista, non dà l’ok a un’azione della magistratura che dipende da un suo sì e da un suo no”. E chiosa: “Tutti questi che gridavano ‘onestà’ adesso vanno a braccetto con Berlusconi e fanno gli accordi per distribuirsi un po’ di poltrone in Rai. E’ il governo dei bugiardi e degli ipocriti, speriamo non facciano troppi danni a questo Paese”.

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