Sui vitalizi “non c’è nessuna preclusione, nessun atteggiamento dilatorio”, ma serve “un provvedimento inappuntabile“. Lo dice la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati tornando sulla questione dei tagli ai costi della politica e in particolare sulle pensioni agli ex parlamentari. Alla Camera il presidente Roberto Fico ha fatto sì che l’iter di approvazione dei tagli si sia già concluso. A Palazzo Madama la Casellati vuole procedere con cautela. “Ho auspicato una collaborazione con la Camera – ha detto la presidente parlando alla cerimonia del Ventaglio – Le cose andate parzialmente in un altro modo. Il Senato ha deciso di acquisire qualificati pareri”. La Casellati annuncia una delibera che “renda certe le decisioni del consiglio di presidenza e assicura che “non c’è nessun problema per le tempistiche previste, tanto più che il provvedimento della Camera entra in vigore a gennaio 2019. Il Senato deciderà con la dovuta attenzione. Non c’è nessuna preclusione, nessun atteggiamento dilatorio, nessuna difesa di privilegi ma il bisogno di procedere con il rigoroso metodo di Einaudi ‘conoscere per deliberare'”.

La Casellati, tra l’altro, aggiunge anche che “per quanto riguarda il contenimento dei costi della politica, è evidente che il dibattito non si esaurisce certo con i vitalizi. Per esempio tocca un tema tornato molto di attualità in questi giorni, dopo il caso del parlamentare del M5s Andrea Mura, tra i deputati più assenti alla Camera che si è peraltro giustificato dicendo che fa politica in barca (attirando la richiesta dei Cinquestelle di rassegnare le dimissioni). Per la Casellati “quando non si è presenti in Aula o in commissione deve esserci una sensibile diminuzione degli emolumenti. E’ un principio di giustizia e meritocrazia in linea con la funzione di rappresentanza“.

La presidente del Senato ricorda che “siamo in una legislatura inedita. Lo stesso lo è la mia presidenza, che è una novità” per il fatto che per la prima volta alla guida dell’assemblea c’è una donna. “Dal 1994 c’è per la prima volta – prosegue – un presidente espressione della opposizione. Una condizione che rende ancor più fondamentali le funzioni di garanzia e terzietà del ruolo. Auspico di riuscire a interpretare al meglio la mia funzione favorendo dialogo e confronto tra tutti i senatori al di là delle appartenenze nell’interesse dei cittadini e del Paese”.

La Casellati si è soffermata anche su temi di attualità, definendo ingenerose le critiche all’Italia sulle politiche migratorie anche perché è stata lasciata sola dagli altri Paesi europei, ma ha anche sottolineato che “il lavoro è la più stringente emergenza nazionale“. Un passaggio è dedicato anche alle riforme della Costituzione. La Casellati si sofferma sul fatto che “quest’anno sono 70 anni dalla entrata in vigore della Costituzione, una Carta giovane che ha dimostrato di poter garantire pace, sviluppo e solidarietà. Qualsiasi modifica parta da questi presupposti. Il cambiamento per il cambiamento non è mai sinonimo di miglioramento”. Quanto alle riforme, Casellati sostiene che “realizzare compiutamente il principio di sussidiarietà attiene alla qualità di tutti gli italiani ed alla loro possibilità di realizzare modelli di società virtuosi ed inclusivi”. In ogni caso, rileva, qualsiasi variazione della Carta va “valutata rispetto a fasi nuove. L’avvio di questa legislatura è stato una di queste; ma il Paese ha retto e ha dimostrato di poter affrontare una fase politica nuova senza mettere in crisi i capisaldi”. In questo caso, aggiunge, “il presidente Mattarella è stato garante, ha affrontato con saggezza e equilibrio ogni singolo momento della transizione politica“. Ma, avverte la presidente del Senato, “in tema di riforme, sono preferibili interventi ben definiti e ben delimitati. Ad esempio il riassetto delle autonomie, che investe direttamente i cittadini”.

Su questo punto, parlando a margine della cerimonia con i giornalisti, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro ha annunciato la partenza in autunno dell’iter di tre proposte di legge di riforma costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari, sull’abrogazione del Cnel e sui referendum (introduzione di quello propositivo e eliminazione del quorum). “Ho apprezzato il discorso della presidente Casellati, lo condivido: la Costituzione va trattata coi guanti bianchi, con modifiche puntuali” ha detto Fraccaro.

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