Alberto Barachini presidente della Vigilanza Rai e Lorenzo Guerini alla guida del Copasir. Vanno a Forza Italia e al Pd le commissioni bicamerali di garanzia. Barachini, ex giornalista del Tg4 e del TgCom, è stato eletto senatore per la prima volta il 4 marzo. Il suo nome è stato preferito a quello di Maurizio Gasparri, che sembrava in prima fila. Guerini, a lungo ai vertici della segreteria del Pd dopo essere stato sindaco di Lodi, è al secondo mandato da deputato. All’incarico di presidente del Copasir aveva puntato anche Fratelli d’Italia, invano. Guerini è stato eletto presidente del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti con 8 voti. Vicepresidente è stato eletto il senatore di Fratelli d’Italia Adolfo Urso.

Barachini, ex conduttore del Tg4 di Emilio Fede e poi caporedattore al TgCom24 di Paolo Liguori, è stato uno dei responsabili della comunicazione di Forza Italia nell’ultima campagna elettorale ed è così che è entrato nel “comitato ristretto” di Silvio Berlusconi nei momenti più importanti. E’ stato eletto alla terza votazione con 22 voti, uno in più del quorum necessario. Nelle prime due votazioni il senatore di Forza Italia aveva raccolto rispettivamente 18 e 19 preferenze (con il quorum a 24). Antonello Giacomelli del Pd e Primo Di Nicola del Movimento 5 Stelle sono stati eletti vicepresidenti. Il M5s ha votato sempre scheda bianca. Il capogruppo in commissione, Gianluigi Paragone, spiega perché: “Voglio sperare che il nuovo presidente della Commissione di Vigilanza sia per il rispetto di una Rai imparziale, di una Rai al servizio dei cittadini e non sia al servizio di Mediaset”. Barachini ha subito replicato: “Mi auguro – ha detto – che la nostra attività venga valutata sul merito nella massima trasparenza e con la disponibilità ad ascoltare tutti per dare risposte concrete ai cittadini che usufruiscono del servizio pubblico”. Barachini sottolinea: “La Commissione di Vigilanza ha un incarico delicato e importante nel garantire equilibrio e equidistanza, oltre che attenzione alle questioni sociali e allo svilupparsi delle tensioni sociali che abbiamo visto svilupparsi nel Paese. Mi auguro di poter lavorare con i colleghi della bicamerale, che ho ringraziato, nella massima trasparenza“. La Rai, ha aggiunto, “deve essere imparziale, radicato nel territorio e attento agli scenari internazionali che cambiano. Quindi con una capacità di svilupparsi in un territorio moderno come quello delle nuove tecnologie”. Nelle stesse ore alla Camera si stanno votando i primi due componenti del cda della Rai.


“La sua storia professionale e personale saranno davvero garanzia per tutti gli italiani. Ci sarà molto, moltissimo da fare in commissione” garantisce Giorgio Mulè, componente della commissione di Vigilanza, portavoce dei gruppi parlamentari di Forza Italia e anche lui – come Barachini – ex giornalista nelle aziende di Silvio Berlusconi (è stato tra l’altro direttore di Panorama). Anzi, Mulè rilancia annunciando “come primo atto” quello di “chiedere di mettere fine all’editto della Casaleggio associati che impone la presenza di esponenti del Movimento 5 Stelle all’interno dei talk di approfondimento del servizio pubblico a condizione di essere da soli e senza alcun contraddittorio”. Meno euforia dalle parti di Liberi e Uguali: “Tanto valeva aspettare qualche mese ed eleggere direttamente Berlusconi, annunciato prossimamente di ritorno al Senato. Poteva capitare solamente in Italia che il proprietario del principale concorrente della Rai potesse scegliere il controllore parlamentare della stessa Rai”.

Per Pierluigi Bersani, intervistato da Radio Radicale, ciò che sta succedendo è “incredibile”. Le famose opposizioni – parlo di Pd e Forza Italia – attribuiscono la presidenza della Vigilanza Rai a un uomo Mediaset. Siamo al dadaismo puro, e non voglio neanche parlare di altro. In altri tempi una cosa così avrebbe suscitato il finimondo. Tanto valeva aspettare qualche mese, se si risolvono i problemi di Berlusconi, metterci direttamente lui e tanti saluti. Questa sarebbe l’opposizione… Siamo a posto”. Bersani parla di un “accordo chiaro” tra i democratici e azzurri. “Il Pd – continua Bersani – voleva il Copasir, Forza Italia voleva la Vigilanza e il buon senso va a farsi friggere. Io capisco la necessità di fare accordi – spiega -, ma c’è un limite: non puoi fare uno sfregio così alla Rai. Con tutto il rispetto per questo signore di Mediaset, persona degnissima, non esiste che prendi un uomo Mediaset e lo metti alla Vigilanza Rai. Qualsiasi liberale, anche uno stracciatissimo liberale, non può accettare una cosa del genere”.

GLI ALTRI PRESIDENTI
Il deputato Pd Roberto Giachetti è il nuovo presidente della Giunta delle elezioni della Camera. Hanno votato a favore 12 deputati.
Andrea Delmastro Delle Vedove, Fratelli d’Italia, è stato invece eletto presidente della Giunta per le autorizzazioni di Montecitorio con 13 voti. Assente giustificato Francesco Paolo Sisto di Forza Italia.
Francesco Fimmanò e Francesco Saverio Marini sono stati eletti dalla Camera al Consiglio di presidenza della Corte dei Conti.
Marcello Maggiolo e Maurizio Leo sono stati eletti dall’Aula a far parte del Consiglio di presidenza per la Giustizia amministrativa.
Giacinto Della Cananea e Gianpiero D’Alia sono stati eletti componenti del Consiglio di presidenza della Giustizia tributaria di Montecitorio.

Articolo Precedente

Rai, voto online del M5s: i manager Coletti e Cellini indicati per il nuovo cda

next
Articolo Successivo

Migranti, Bonino: “Libia porti sicuri? I campi di detenzione, soprattutto quelli privati, non sono certo posti sicuri”

next