Lo sciopero Trenord di venerdì 6 luglio è andato a segno all’80 per cento. Anzi no, al 30 per cento. E’ partita immancabile la guerra di cifre fra i sindacati Orsa e Cub da un lato e Trenord dall’altro, sull’adesione alla protesta delle ferrovie regionali lombarde e sul numero dei convogli in servizio.  Dopo che le organizzazioni dei lavoratori avevano parlato di 70-80% di convogli cancellati, Trenord ha replicato che “alle 12 sull’intera rete lombarda stanno circolando due terzi dei treni programmati. Tutte le linee sono servite. Il 90% dei treni in circolazione viaggia puntuale”. Trenord ha per altro approntato autobus per l’eventuale sostituzione delle corse aeroportuali non effettuate tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto (no-stop) e tra Stabio e Malpensa Aeroporto.

Lo sciopero regionale del trasporto ferroviario indetto dalle organizzazioni sindacali Orsa Ferrovie e Cub che ha coinvolto i treni del servizio regionale, suburbano, aeroportuale e di lunga percorrenza di Trenord, è iniziato alle 9 per finire alle 17. La motivazione della protesta “è l’intimidazione da parte di Trenord sui dipendenti a non fruire dei permessi previsti dalla legge 104 sui disabili e da quella sui congedi parentali“. “I lavoratori che usufruiscono di questi permessi sono considerati assenteisti dalla dirigenza prendendo in esame gli anni dal 2015 al 2017″, ha affermato il segretario lombardo di Orsa, Adriano Coscia.

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