“Il baricentro dell’attenzione deve spostarsi sulla qualità delle politiche attive. La vera scommessa è la capacità nel riqualificare il lavoratore e accompagnarlo verso un nuovo impiego in tempi brevissimi”. La presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, ne è convinta: più che l’aumento dei contratti a tempo determinato e il potenziamento o meno delle politiche passive del lavoro (come, per esempio, sussidi e sostegni al reddito), il vero problema sta nell’efficienza dello Stato nel trovare a una persona che ha appena perso il posto di lavoro una nuova occupazione. In questo senso, i centri per l’impiego diventano fondamentali: “La Germania può contare su 110mila operatori attivi in questi centri. L’Italia solo su 8-9mila“. A Milano, dal 28 al 30 di giugno, si parlerà anche di questo: al centro congressi Mico ci sarà il Festival del lavoro, con esperti del settore, consulenti, sindacalisti, imprenditori e politici, tra cui il ministro Luigi Di Maio.

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