Scattano i dazi della Ue sui prodotti americani. Sono entrate in vigore a mezzanotte le misure di ritorsione decise dalla Commissione europea in risposta alle tariffe annunciate nelle settimane scorse dagli Stati Uniti sulle importazioni di acciaio e alluminio. Sarà colpito un elenco ristretto di merci provenienti dagli Stati Uniti, tra cui jeans, bourbon, moto e whiskey, per un valore di 2,8 miliardi euro. Ma l’Europa è pronta a presentare un’altra lista di prodotti da 3,5 miliardi da tassare se e quanto l’Organizzazione mondiale del commercio le darà ragione sul ricorso presentato contro gli Stati Uniti. Il presidente Donald Trump potrebbe però, come risposta, colpire l’Europa al cuore della sua industria: il settore auto.

Bruxelles aveva redatto per la prima volta la lista dei prodotti da tassare a marzo, quando Trump aveva inizialmente fatto circolare la notizia dei dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e del 10% sull’alluminio, che hanno come bersaglio anche Canada e Messic. L’elenco non indica specificamente i marchi colpiti dalle misure, ma il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha spiegato che il blocco Ue avrebbe avuto come obiettivo “Harley-Davidson, bourbon e jeans Levi’s”. Mirtilli rossi, succo di mirtillo, succo d’arancia, mais dolce e burro di arachidi sono tra gli altri prodotti alimentari presi di mira. L’elenco colpisce anche l’abbigliamento insieme alla biancheria e alle calzature da uomo in pelle, trucco per gli occhi e rossetti, oltre a una miriade di prodotti in acciaio come barre in acciaio laminato, acciaio inossidabile, fili, tubi, catene, tubi e impalcature, elettrodomestici da cucina, forni, scale e lavabi. Presi di mira anche barche, yacht, canoe e barche a remi.

I consumatori europei, secondo il vicepresidente della Commissione Ue Jyrki Katainen, sarebbero in grado di trovare “alternative” ai prodotti tassati. Per Juncker la decisione americana “va contro ogni logica e storia” e la risposta dell’Ue è in funzione di “riequilibrare e salvaguardare” gli equilibri commerciali. La scelta dei prodotti simbolo dell’industria a stelle e strisce “avrà un forte impatto simbolico“, ha chiarito Katainen. Le tariffe che sono entrate in vigore oggi alimenteranno ulteriormente i nervosismi sui mercati azionari mondiali che sono già allarmati dalle tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e Cina, sollevando lo spettro di un conflitto commerciale globale. Ma a Bruxelles e nelle capitali dell’Ue si inizia a temere una controrappresaglia di Trump, che potrebbe andare a colpire un settore molto più strategico per l’economia europea: le automobili.

“Seguiamo la situazione con grande ansia”, aveva risposto la commissaria Ue per il Commercio, Cecilia Malmstroem, a inizio mese a chi le chiedeva quale fosse la posizione europea rispetto all’indagine avviata da Trump sulle importazioni di automobili negli Stati Uniti, che potrebbe aprire la strada a nuovi dazi. “Non volevamo arrivare a questo. Ma la decisione unilaterale e ingiustificata degli Stati Uniti di imporre tariffe su acciaio e alluminio non ci ha lasciato altra scelta. Le regole del commercio internazionale, che abbiamo sviluppato mano nella mano con i nostri partner americani, non possono essere violati senza una reazione da parte nostra”.

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