“Non è una provocazione“, il percorso è iniziato prima e non vuole essere “una legge contro qualcuno“. Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti presenta così la proposta di legge regionale sulla tutela e la sicurezza dei rider, definiti “lavoratori digitali”, uno degli argomenti al centro dei primi incontri – lunedì scorso quello con Foodora e gli altri gruppi che gestiscono le consegne a domicilio – di Luigi Di Maio da ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro. Il governatore vuole “sgomberare il campo da polemiche” e spiega: “Abbiamo inviato questa legge al ministro Di Maio, ci auguriamo che il governo non la impugni“.

Nei tre capi e 14 articoli del testo presentato da Zingaretti con l’assessore al Lavoro Claudio Di Berardino, è previsto che al rider siano riconosciuti il diritto alla tutela contro infortuni e la malattia professionale. Sono le piattaforme digitali ad adottare le misure per la tutela psico-fisica del lavoratore, la manutenzione dei mezzi di lavoro e la formazione sulla sicurezza. Sono poi a carico della piattaforma digitale anche l’assicurazione obbligatoria contro infortuni, malattie professionali, danni a terzi, la maternità e la paternità.

La stessa piattaforma digitale provvede inoltre alla formazione e offre chiarezza e trasparenza su tutte le condizioni contrattuali e lavorative. Inoltre saranno garantite chiarezza e trasparenza anche sull’uso dell’algoritmo che determina l’incontro tra domanda e offerta e sulla procedura di valutazione per la formazione del ‘rating reputazionale‘. Capitolo compenso: dovrà essere a tempo e non può in ogni caso essere inferiore alla misura oraria minima secondo quanto previsto dalla contrattazione collettiva.

“Il percorso è iniziato il 5 maggio, la memoria di giunta è del 15 maggio. Il governo in carica ha giurato il primo giugno. Lo dico per sgomberare il campo da polemiche o equivoci che non ci sono di una rincorsa o peggio di una iniziativa polemica, rispetto invece all’importante confronto su questo tema così delicato”, ha dichiarato Zingaretti. “La nostra non è una provocazione – ha aggiunto – ma un contributo che noi diamo alla legislazione nazionale. È la prima legge che si fa su questo tema”.

“Noi ci auguriamo che il governo non la impugni. Sicuramente siamo contenti se potrà aiutare uno sviluppo positivo anche della legislazione nazionale“, ha proseguito il presidente del Lazio, specificando di aver inviato la proposta di legge direttamente al ministro Di Maio “in uno spirito di piena collaborazione“. “Perché non è una legge contro qualcuno – ha concluso Zingaretti – ma è una legge che vuole aiutare questo settore economico a svilupparsi dentro una rete di tutele che va comunque sancita e garantita”.

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