Si appostavano alla fermata dell’autobus, in stazione o sul treno. Luoghi all’apparenza tranquilli, frequentati di mattina dagli studenti diretti a scuola. Ma all’improvviso tiravano fuori coltelli e pistole per rapinarli. Hanno agito così per almeno 21 colpi gli otto ragazzi, di cui sei minorenni, arrestati dai carabinieri di Vimercate. La gang di ragazzini è stata scoperta grazie alle testimonianze delle persone aggredite e alle immagini delle telecamere di sorveglianza.

Tra le vittime delle rapine, tutte minorenni, una è finita in ospedale con varie contusioni per le percosse ricevute, mentre un’altra è stata costretta a prelevare circa mille euro da vari bancomat sotto minaccia di pistola e coltello. La banda agiva in gruppi da tre o quattro elementi e puntava sempre agli studenti pendolari – spesso giovanissimi – nei pressi di stazioni ferroviarie, fermate di autobus o sui treni, tra le province di Monza e Brianza e Lecco. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dai gip del Tribunale per i minorenni di Milano e del Tribunale di Monza al termine di un’indagine avviata nel novembre del 2017. Per l’arresto è stato fondamentale il contributo delle giovani vittime, che hanno aiutato gli inquirenti a riconoscere i propri assalitori.

La gang era composta da due maggiorenni e sei rapinatori con meno di 18 anni: un italiano, due marocchini, due romeni e un egiziano. Quando i carabinieri di Vimercate sono andati a bussare alle loro porte per accompagnarli al carcere Beccaria di Milano, i sei giovani si stavano preparando per andare a scuola. Uno di loro era ancora nel letto e gli agenti hanno ritrovato sotto il suo cuscino un lungo coltello a serramanico, compatibile con quello usato durante le rapine. Uno dei maggiorenni, invece, ha ricevuto l’ordinanza in carcere dove era già rinchiuso per altre due rapine.

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