Un serbatoio usato per l’essicazione di farine alimentari è esploso in un’azienda di Treviglio provocando due morti. Si tratta di due operai che si trovavano nei pressi del silos-autoclave dove vengono stoccate le farine. L’incidente è avvenuto presso l’azienda ‘Ecb’ di Treviglio, in provincia di Bergamo, che produce mangimi per animali. Il sindaco di Treviglio, Juri Imeri, spiega che le vittime, Giambattista GattiGiuseppe Legnani, erano intervenuti dopo un allarme lanciato dai residenti vicini allo stabilimento, che avevano sentito un cattivo odore nell’aria. 

L’intera ditta è stata interdetta dalle autorità perché l’aria è satura di anidride carbonica. All’interno dell’impianto al momento possono accedere soltanto i vigili del fuoco per la cospicua presenza del gas. I pompieri stanno provvedendo al raffreddamento dello stabilimento per metterlo in sicurezza. Ad esplodere è stata un’autoclave dove vengono prima bollite e poi essicate le materie organiche. Per quanto riguarda il pericolo di allarme ambientale, secondo il sindaco Imeri, i fumi che escono dalla cisterna non dovrebbero essere nocivi. Sul posto è già presente l’amministratore delegato dell’azienda che non fa più capo ai Bergamini, dopo il recente cambio di proprietà.

Le vittime avevano entrambi due figliAlcuni giorni fa a Livorno, un incidente simile in un serbatoio del porto aveva provocato la morte di altri due operai. Secondo i dati dell’Osservatorio indipendente di Bologna, nei primi mesi del 2018 151 persone sono morte sul lavoro: un trend negativo rispetto all’anno precedente. “Anche nel giorno di Pasqua, purtroppo, si lavora e si muore. E’ tempo che tutti, a partire dalle istituzioni, facciano la loro parte”, è il commento della Cgil.

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