Nelle elezioni del 2018 c’è stata un’altra piazza capace di raggiungere quei milioni di elettori disaffezionati alla politica: quella dei social network. Una piazza dove i leader di partiti e coalizioni si sono sfidati a colpi di dirette Facebook, tweet, meme, stories su Instagram. Un palcoscenico inedito per alcuni leader e collaudatissimo per altri. Un luogo pieno di opportunità per i politici, ma anche di insidie. Lo racconta Lo stato social – Le elezioni come non si sono mai viste, un instant doc – produzione originale Sky – in onda domenica 18 marzo dalle 21.15 su Sky Atlantic (e in simulcast su Sky TG24) per il ciclo “Il racconto del reale”.

Realizzato da Ladybug Entertainment e diretto da Giorgio J. Squarcia, il doc racconta la campagna elettorale appena conclusa attraverso un punto di vista inedito, quello dei digital strategist e dei social media manager dei politici. Sono loro a raccontare il primo vero voto dell’era digital in Italia, dove per la prima volta hanno avuto diritto al voto i “nativi digitali”, (i nati nel 2000, una generazione cresciuta in un ecosistema dei media completamente nuovo) ricostruendo le tappe dei 65 giorni che hanno rivoluzionato la scena politica.

Mentre la par condicio costringeva le emittenti tv a programmare le partecipazioni tv dei candidati con il cronometro e considerava giornalisti ed opinionisti quasi alla stregua di esponenti politici, sui social i politici hanno costruito la “propria” televisione. Quella finita il 2 marzo scorso, infatti, è stata la prima campagna elettorale giocata in maniera preponderante sui social, che già settimane prima dell’esito elettorale avevano decretato vincitori e vinti.

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