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Caso restituzioni M5s, l’ex fidanzato della Sarti denunciato per il buco: “La verità è un’altra, ho le registrazioni”

La deputata nelle scorse ore ha denunciato il suo ex collaboratore e compagno con l'accusa di averla truffata. Lui però ora replica: "Vedremo come andrà a finire"
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Lei lo ha denunciato per averle sottratto i rimborsi, lui minaccia: “La verità è un’altra, ho le registrazioni”. Una settimana dopo il caso delle mancate restituzioni del Movimento 5 stelle e dopo che i vertici hanno proceduto a sanzioni ed espulsioni, resta aperta la vicenda che coinvolge la deputata Giulia Sarti. La grillina infatti risulta tra chi ha finto di pagare e invece, nel suo caso, si è tenuto 23mila euro. Lei ha denunciato l’ex fidanzato, che in precedenza aveva preso come collaboratore, e si è autosospesa in attesa della decisione dello staff.

“Vedremo come va a finire perché la verità è tutta un’altra. Usciranno diverse conversazioni e forse non vi conviene esporvi ora”, si è difeso su Facebook Andrea De Girolamo, pseudonimo dietro il quale, si nasconde Bogdan Andrea Tibusche, ex compagno della deputata. “Vedrai che fine fa la querela. Vedrai i messaggi e le email”, minaccia De Girolamo, gestore del canale web di propaganda grillina ‘Social Tv’. “Io ho un brutto vizio: registrare tutto e pure le telefonate”, aggiunge. E a chi gli chiede di pubblicare il contenuto di queste conversazioni, risponde: “No, no. Io in pubblico non rilascio nulla ma vado dritto in procura”.

Sarti ieri ha detto ai suoi che alla denuncia depositata in questura ora seguirà una causa, con accuse incrociate. Lei dovrà provare che la sua fiducia è stata tradita, il suo ex, con ogni probabilità, si difenderà rifiutando l’accusa di aver intascato quei soldi mai arrivati al Fondo per le pmi. E lei, volto storico dei 5 Stelle, non vuole ledere il Movimento e per questo avrebbe deciso di farsi da parte. Il suo ritorno in Parlamento è cosa certa, visto che Sarti è capolista nel listino proporzionale ma anche candidata nell’uninominale, nel collegio di Rimini. I probiviri ora saranno chiamati a pronunciarsi anche sul suo caso, ma lei ha lasciato intendere di voler restare fuori.

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