Putin tra elezioni presidenziali e campionati mondiali di calcio in Russia. Il Quirinale che potrebbe ritrovarsi a sbrogliare la matassa di un voto di marzo senza veri vincitori. E Mario Draghi, il vero potente a cui la politica dovrà guardare, soprattutto dopo la fine prevista del Quantitative easing, l’acquisto  straordinario di titoli pubblici da parte della Banca centrale europea. E’ una mappa del potere del 2018 quella proposta da FqMillenniuM, il mensile diretto da Peter Gomez, nel numero di dicembre/gennaio attualmente in edicola.

Una serie di inchieste e approfondimenti pensati per portare i lettori nel nuovo anno, non solo con i ritratti di chi si troverà a fronteggiare decisioni di peso, ma con una serie di temi che non ci abbandonano con la fine del 2017. L’Europa alle prese con i Foreign fighters di ritorno dai territori persi dall’Isis, per esempio, analizzata dalla viva voce di Richard Barret, già alto dirigente dei servizi segreti britannici, che propone di utilizzare i jihadisti pentiti per fare propaganda anti-terrorismo. Così come l’assassinio della giornalista Daphne Caruana Galizia, non in zona di guerra me a Malta, nell’Unione europea, riaccende il tema della libertà d’informazione, oggetto di una lunga inchiesta sui fronti italiano ed estero. E certo, comunque vadano le elezioni, l’anno nuovo trascina con sé il nodo irrisolto della giustizia italiana malata, raccontata dal magistrato Piercamillo Davigo con l’abituale precisione e concretezza. E ancora, continua a preoccupare l’aumento della povertà, che FqMillenniuM racconta attraverso gli occhi di un cronista che ha vissuto una settimana a Torino come senza fissa dimora.

Il mensile propone anche, tra il serio e il pop, un calendario per arrivare preparati agli anniversari “tondi” che nel 2018 imperverseranno sul web, sui giornali o in pubbliche iniziative (a cura di Roberto Casalini). Si va da tragedie nazionali, come i quarant’anni dagli assassinii di Aldo Moro e Peppino Impastato (entrambi il 9 maggio), a figure che hanno fatto la storia (Gandhi, Martin Luther King, Karl Marx…) a ricorrenze che presteranno il fianco a polemiche e ironie, come il cinquantenario della morte di Padre Pio (25 settembre). Ecco alcuni degli appuntamenti selezionati da FqMillenniuM. No al mese. Il resto, in edicola.

30 gennaio 1948. Il Mahatma Gandhi, padre dell’India indipendente, viene assassinato a Nuova Delhi dall’estremista indù Nathuram Godse.

2 febbraio 1928. Nasce Ciriaco De Mita, inaffondabile calamitoso della nostra politica. È stato segretario della Dc, presidente del Consiglio, deputato ed eurodeputato, dal 2014 è sindaco di Nusco e vorrebbe tornare in Parlamento. Agnelli lo definisce «tipico intellettuale della Magna Grecia», Montanelli replica: «Magna Grecia? Non capisco cosa c’entri la Grecia».

13 marzo 1988. Muore di Aids John Holmes, attore pornografico attivo in 2.250 film, pene extralarge (32 centimetri) che ispira anche un vibratore. Elio e le Storie Tese gli rendono omaggio, a modo loro, con John Holmes (Una vita per il cinema).

4 aprile 1968. James Earl Ray uccide, con un colpo di fucile di precisione alla testa, Martin Luther King, leader dei diritti civili dei neri. Nell’ultimo discorso prima di essere assassinato King aveva detto: «Noi non siamo ciò che dovremmo essere, e non siamo ciò che vogliamo essere, e non siamo ciò che un giorno saremo. Ma grazie a Dio non siamo ciò che eravamo».

5 maggio 1818. Proletari di tutto il mondo unitevi, avete presente? La società senza proprietà privata né borghesia: il comunismo. Lo teorizzò Karl Marx, nato proprio in questo giorno a Treviri in Germania, figlio di un avvocato e nipote di un rabbino. Da vivo (morì nel 1883 a 64 anni) le sue idee ebbero modesta influenza mentre a metà del ’900 un terzo del pianeta era governato da regimi che a lui si richiamavano.

10 giugno 1938. È un aereo? È un uccello? No, è Superman. La prima storia del supereroe creato da Jerry Siegel e Joe Shuster appare su Action Comics.

12 luglio 2008. Muore Gianfranco Funari. Rappresentante di acque minerali, croupier, cabarettista, attore, direttore di giornali. Soprattutto, in tv, l’uomo che ha inventato il talk show e la telerissa dando voce alla gente comune. Sulla sua tomba è scritto: «Ha smesso di fumare».

26 agosto 1978. Albino Luciani, patriarca di Venezia, è eletto Papa. Sceglie il nome di Giovanni Paolo I, muore 33 giorni dopo. Di infarto, ma prendono a circolare voci mai confermate che sia stato avvelenato. Il 16 ottobre gli succede il polacco Karol Wojtyla, ovvero Giovanni Paolo II.

4 settembre 1998. Il sito web più visitato al mondo? È Google, creato da due studenti di Stanford, Sergey Brin e Larry Page. Motore di ricerca e non solo: anche foto, video, posta elettronica e quant’altro. Diffuso in 128 lingue, il nome è un adattamento di “Googol”, un termine coniato nel 1938 dal matematico Edward Kesner per indicare una cifra formata da 1 e seguita da cento zeri.

4 novembre 2008. Alle presidenziali Usa Barack Obama sconfigge il repubblicano John McCain. È il primo presidente afroamericano, per Silvio Berlusconi è «giovane, bello e anche abbronzato».

10 dicembre 1948. Viene firmata a Parigi la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, promossa dall’Onu. Recita all’articolo 1: «Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza». Nel 2017 sono stati commessi crimini di guerra in 23 Paesi, 22 Stati hanno visto difensori dei diritti umani uccisi, 36 nazioni hanno respinto illegalmente migranti come anche rifugiati.

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