Chiude il Parlamento “del cambiamento”: da chi ha girato 10 partiti diversi a chi non s’è visto quasi mai. Come Verdini - 11/14
C'è chi come la deputata Cinzia Maria Fontana (Pd) è stata presente al cento per cento delle votazioni, tutte le 24827 tranne una. Ma la legislatura del Parlamento più giovane ha confermato i vizi più vecchi, come suggerisce l'analisi dei dati di OpenPolis. Quelli dei cambi di gruppo, per esempio, 10 al mese, con il recordman Luigi Compagna. La polverizzazione di partiti e la proliferazione dei gruppuscoli personali. La sorpresa? Razzi più presente di tutti i leader
Angelucci e gli altri deputati mai visti Si aggira uno spettro per la Camera: lo spettro di AntonioAngelucci. Editore di Libero e del Tempo, Montecitorio non lo vede nemmeno in cartolina. E’ stato assente al 99,59 per cento delle votazioni, presentandosi solo a 101 scrutini su 24827. In sintesi, ha espresso la propria preferenza solo sull’Italicum (votando sì), sulle riforme (votando no), sulla legge di bilancio del 2014, sul decreto Imu-Bankitalia e su alcune decine di ordini del giorno come sempre di importanza molto dubbia. Al secondo posto della lista dei wanted del Senato c’è Marco Martinelli, romano, ex An ora in Forza Italia: “Sa, io faccio politica da quando ho quattordici anni – rispose in un’intervista al Tempo nel 2015 – E per la prima volta in vita mia sto pensando di smettere”. E’ stato coerente: l’ultima traccia che si ha di lui è il suo coinvolgimento in un’inchiesta sulle tangenti Anas nel caso della cosiddetta Dama Nera.
Piccone supera di poco Francantonio Genovese, prima del Pd e poi di Forza Italia, assente nell’85,68 per cento delle votazioni. Ma una giustificazione almeno lui ce l’ha: tra carcere e domiciliari è rimasto agli arresti per un anno e mezzo. A seguire poi Giorgia Meloni con il 78,91 per cento di assente, i berlusconiani Jole Santelli (78,5) e Rocco Crimi ( 75,5), l’ex presidente del Latina Calcio pluri-indagato Pasquale Maietta (Fratelli d’Italia, 75,39), Santanchè (72,4), Gregorio Gitti (Scelta Civica e poi Pd, parlamentare come padre e nonno, 71,9), Piero Longo (già avvocato di Berlusconi, 66,78) e Carmelo Lo Monte (prima Dc, poi Ppi, Democrazia europea, Udc, Mpa, Idv, CentroDemocratico, Psi e ora in Noi con Salvini).
Caso a sé l’ex ministra Michela Vittoria Brambilla, che si è vista giusto un po’ di più di Angelucci (1,11 per cento di presenze), ma con assenze dovute al 79 per cento da missioni da parlamentare, una quota maggiore di molti ministri-parlamentari in carica.