Chiude il Parlamento “del cambiamento”: da chi ha girato 10 partiti diversi a chi non s’è visto quasi mai. Come Verdini - 7/14
C'è chi come la deputata Cinzia Maria Fontana (Pd) è stata presente al cento per cento delle votazioni, tutte le 24827 tranne una. Ma la legislatura del Parlamento più giovane ha confermato i vizi più vecchi, come suggerisce l'analisi dei dati di OpenPolis. Quelli dei cambi di gruppo, per esempio, 10 al mese, con il recordman Luigi Compagna. La polverizzazione di partiti e la proliferazione dei gruppuscoli personali. La sorpresa? Razzi più presente di tutti i leader
Fittiani come trottole, da gruppo a gruppo Se non ci fosse l’imbattibile Compagna, i recordmen del salto del gruppo parlamentare al Senato sarebbero Andrea Augello e Tito Di Maggio, entrambi passati da 6 schieramenti diversi, anche se sempre tra centro e centrodestra e quasi sempre avversari del governo di turno. Subito dietro altri 9 senatori, tutti di centrodestra e basculanti tra Berlusconi, Fitto, Verdini e l’immancabile Gal: il co-imputato diel leader di Ala Riccardo Conti, il presidente dell’Udc Antonio De Poli, Giuseppe Ruvolo (vicino a Saverio Romano, ora tornato nell’Unione di centro) e una specie di mini-consiglio regionale della Puglia composto da Francesco Bruni, Luigi D’Ambrosio Lettieri, Pietro Liuzzi, Luigi Perrone, Lucio Tarquinio e Vittorio Zizza (tutti fittiani).