Capitoli

  1. Chiude il Parlamento “del cambiamento”: da chi ha girato 10 partiti diversi a chi non s’è visto quasi mai. Come Verdini
  2. Pagina 1
  3. Pagina 2
  4. Pagina 3
  5. Pagina 4
  6. Pagina 5
  7. Pagina 6
  8. Pagina 7
  9. Pagina 8
  10. Pagina 9
  11. Pagina 10
  12. Pagina 11
  13. Pagina 12
  14. Pagina 13
Politica

Chiude il Parlamento “del cambiamento”: da chi ha girato 10 partiti diversi a chi non s’è visto quasi mai. Come Verdini - 4/14

C'è chi come la deputata Cinzia Maria Fontana (Pd) è stata presente al cento per cento delle votazioni, tutte le 24827 tranne una. Ma la legislatura del Parlamento più giovane ha confermato i vizi più vecchi, come suggerisce l'analisi dei dati di OpenPolis. Quelli dei cambi di gruppo, per esempio, 10 al mese, con il recordman Luigi Compagna. La polverizzazione di partiti e la proliferazione dei gruppuscoli personali. La sorpresa? Razzi più presente di tutti i leader

Dalla rinascita di Pri e Pli a “Euro-Exit” e “Movimento X”
Tra gli effetti grotteschi dei fuoriusciti si segnala il ritorno in Parlamento – senza passare dal via delle urne – di partiti sepolti dalle elezioni degli ultimi 10 anni: l’Italia dei Valori resuscitata alla Camera da due ex grillini, il Psi che usò il traghetto di alcuni posti in lista nel Pd, il Pri, il Pli e i Verdi ai quali si iscrisse – autoproclamato – perfino il carnascialesco senatore Bartolomeo Pepe che – per dirne due – crede che la Terra sia piatta e che nei microonde e nelle lampadine di casa ci siano delle microspie.

Per non parlare poi dei nomi da liste civetta con i quali i non allineati si sono battezzati, peraltro senza che nessuno dei loro elettori ne fosse consapevole: dal movimento Idea di QuagliarielloGiovanardi per passare a Liguria Civica e Movimento La Puglia in Più e giù giù, sempre più giù fino al Movimento X, al Movimento Libertas, a Euro-Exit, a Riscossa Italia fino a Vittime della Giustizia e del Fisco.