C'è chi come la deputata Cinzia Maria Fontana (Pd) è stata presente al cento per cento delle votazioni, tutte le 24827 tranne una. Ma la legislatura del Parlamento più giovane ha confermato i vizi più vecchi, come suggerisce l'analisi dei dati di OpenPolis. Quelli dei cambi di gruppo, per esempio, 10 al mese, con il recordman Luigi Compagna. La polverizzazione di partiti e la proliferazione dei gruppuscoli personali. La sorpresa? Razzi più presente di tutti i leader
Il valdostano e il cossighiano, i più ribelli
Il più ribelle della Camera non lo conosce nessuno. Si chiama Rudi Franco Marguerettaz, è valdostano, è stato eletto con la lista Vallée d’Aoste che riuniva tutti i partiti regionali, Union Valdôtaine, Stella Alpina e Fédération Autonomiste. Però si iscrisse al gruppo della Lega Nord e quindi per due anni non si è trovato d’accordo mai con la linea del Carroccio. Per questo è ribelle: per 4457 volte ha votato in modo diverso dal suo gruppo. Poi la Stella Alpina, il suo partito, ha fatto l’accordo con il Pd alle Regionali della Val d’Aosta, lui è andato nel misto e ha dato un po’ meno nell’occhio. Gli altri ribelli sono quasi tutti di Forza Italia, come Nunzia De Girolamo (1328 voti diversi da Forza Italia, tra cui il sì alle unioni civili) o l’avvocato Longo (1196) che tra le altre cose si è astenuto sull’accordo per la trasparenza fiscale con il Principato di Monaco e sull’intesa per le estradizioni con Panama.