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  1. Chiude il Parlamento “del cambiamento”: da chi ha girato 10 partiti diversi a chi non s’è visto quasi mai. Come Verdini
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Politica

Chiude il Parlamento “del cambiamento”: da chi ha girato 10 partiti diversi a chi non s’è visto quasi mai. Come Verdini - 2/14

C'è chi come la deputata Cinzia Maria Fontana (Pd) è stata presente al cento per cento delle votazioni, tutte le 24827 tranne una. Ma la legislatura del Parlamento più giovane ha confermato i vizi più vecchi, come suggerisce l'analisi dei dati di OpenPolis. Quelli dei cambi di gruppo, per esempio, 10 al mese, con il recordman Luigi Compagna. La polverizzazione di partiti e la proliferazione dei gruppuscoli personali. La sorpresa? Razzi più presente di tutti i leader

Il Parlamento shakerato, 10 cambi di gruppo al mese
Il Parlamento del cambiamento, della legislatura costituente, il Parlamento che metteva insieme quelli della rivoluzione liberale, della rottamazione e della scatoletta di tonno, è riuscito a fare peggio di quelli prima. Nelle Camere in cui erano nati i Responsabili, gli Scilipoti e i Razzi, che te ne fotte a te, i cambi di gruppo erano stati 261 ed avevano coinvolto 180 parlamentari. Nel Parlamento appena congedato sono stati invece 546, animati da 345 deputati e senatori, cioè più di uno su tre. Alla Camera i passaggi sono stati 310 (da parte di 206 deputati), a Palazzo Madama 236 con 139 senatori. In 57 mesi, calcola OpenPolis a cui ciascuna di queste informazioni si riferisce, la media è stata di 9,5 cambi al mese, il doppio della legislatura dei governi Berlusconi e Monti (quando la media era di 4,5).

Gli ultimi a prendere baracca e burattini ed andarsene altrove sono stati Daniela Santanchè che da Forza Italia è passata ai Fratelli d’Italia e 5 deputati che hanno avuto il bisogno di formare all’ultimo minuto il gruppo di Noi con l’Italia che tra qualche settimana si presenterà alle elezioni come la quarta forza del centrodestra, con una frittatina cucinata con ex alfaniani, ex montiani, ex leghisti, ex sudisti, fittiani, ciellini.