“Il ruolo di madri e di mogli c’è sempre stato nella mafia. Prima le donne stavano, per così dire, nel backstage. Oggi quando i mariti e i padri non sono più sulla scena intervengono loro. Scendono in campo prepotentemente“. Così il direttore della Dia Giuseppe Governale spiega l’operazione l’arresto della moglia e delle tre cognate del boss dei Casalesi Michele Zagaria: “Si tratta a volte di donne con un certo carisma capaci di creare amalgama nel clan”. Le donne del clan gestivano i pagamenti “mensili” per gli affiliati della cosca di camorra.

A Beatrice Zagaria, sorella di Michele, Francesca Linetti, moglie di Pasquale Zagaria, fratello di Michele e anch’egli detenuto; Tiziana Piccolo, moglie di Carmine Zagaria, anch’egli fratello di Michele, sottoposto alla sorveglianza speciale; Patrizia Martino, moglie di Antonio Zagaria, fratello di Michele, anch’egli detenuto, viene contestata la ricettazione aggravata. Le indagini, coordinate dalla Dda della Procura di Napoli, si basano, rileva una nota, su accertamenti patrimoniali, intercettazioni e dichiarazioni di collaboratori.

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