L’orco indossava la giacca e la cravatta e sedeva in consiglio comunale, a Lamezia Terme, fino a due settimane fa quando l’amministrazione sciolta due settimane fa per infiltrazioni mafiose. Questa volta, però, la politica e la ‘ndrangheta non c’entrano. C’entrano abusi e violenze sessuali che la Procura contesta al consigliere nei confronti di una 14enne. Al termine di un’inchiesta condotta dal Gico e dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza e coordinata dal procuratore di Lamezia Salvatore Curcio e dal pm Luigi Maffia, in manette è finito Luigi Muraca, 49 anni, eletto nella lista di Forza Italia, vicino alle posizioni del parlamentare di Ala Pino Galati e, in consiglio comunale, componente del gruppo Alleanza civica con Mascaro. Per lui l’accusa è violenza sessuale aggravata.

Abusi e violenze sessuali che Muraca avrebbe portato avanti agevolato da una situazione culturale di difficoltà della vittima che, fino a ieri, difendeva il consigliere comunale negando l’evidenza. Davanti però alle prove schiaccianti che la guardia di finanza ha raccolto, la minorenne ha ammesso gli abusi subiti confermando quanto già i magistrati ascoltato “quasi in diretta”. Le indagini degli investigatori hanno fatto il resto confermando i sospetti degli abusi su minore da parte del consigliere comunale che è anche dipendente della Regione Calabria e che, ieri, è stato accompagnato in caserma. Gli inquirenti gli hanno chiesto di fornire le spiegazioni su quanto emerso dall’attività di indagine. Spiegazioni che non sono arrivate e l’interrogatorio di Muraca si è così concluso con un provvedimento di fermo per violenza sessuale aggravata. L’indagato è stato accompagnato in carcere dove, adesso, è in attesa che il giudice per le indagini preliminari convalidi il fermo ed emetta un’ordinanza di custodia cautelare.

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