Ci sono il Castello di Blera, risalente al 1200 e arroccato su una rupe all’interno della via Francigena, e gli otto trulli di Colonia Coppolicchio a Fasano, in provincia di Brindisi. E poi case cantoniere, casermette, stazioni e la batteria Marco Polo, usata nell’800 dagli austriaci per controllare la laguna di Venezia. Quarantotto immobili in tutto – 16 beni gestiti dall’Agenzia del Demanio e 32 dagli enti locali – lungo ciclovie e percorsi storico-religiosi saranno dati in concessione ai giovani attraverso il progetto Cammini e Percorsi.

Si tratta della seconda gara dell’iniziativa sostenuta dai ministeri dei Beni Culturali e dei Trasporti con l’obiettivo di “promuovere il turismo lento attraverso la rigenerazione di immobili inutilizzati, inseriti in suggestivi contesti paesaggistici e naturali, grazie ad investimenti capaci di trasformarli in nuovi contenitori di attività e servizi per i viaggiatori”. I bandi sono aperti a tutti, anche agli stranieri, e per partecipare alla gara è necessario presentare una proposta che preveda un progetto sostenibile di riqualificazione e riuso del bene e l’offerta di un canone di concessione per un determinato arco temporale, fino ad un massimo di 50 anni.

In gara ci sono il Castello di Blera vicino Viterbo, due masserie in Puglia sulla Ciclovia Acqua, un ex molino in Lombardia, il Castello Alimonda vicino Gorizia e il Castello di Montefiore a Recanati, il Fortilizio dei Mulini a Spoleto sul Cammino di Francesco. E poi la casa cantoniera di Montescaglioso ed il comando Stazione Forestale di Atella in Basilicata, la Casa di Guardia e la birreria della Caserma Mameli a Bologna. In Friuli Venezia Giulia la caserma della Guardia di Finanza ‘Scriò’ di Dolegna del Collo, in Liguria la Casa Falcinelli di Arcola; nelle Marche la Casa Nappi a Loreto; in Toscana un fabbricato rustico di Lucca ed un edificio residenziale di Pistoia; in Veneto la caserma Gdf ‘Alberoni’, la batteria Angelo Emo e la batteria Marco Polo, a Venezia, e la stazione di Salionze vicino a Valeggio sul Mincio.

Così si può “da inizio anche ad una nuova economia”, come per le ciclovie con un potenziale mercato “da 3 miliardi euro”, o per i percorsi turistici ferroviari, commenta il ministro Graziano Delrio: “Ci sono tutti gli ingredienti per una avventura di successo”. Mentre il ministro Dario Franceschini sottolinea l’importanza di “aver fatto sistema” con una “strategia del Paese su questi temi” che ha fatto da cornice a molte singole iniziative. “Non siamo più solo di fronte all’opportunità di distribuire ricchezza e crescita”, investendo sulle “potenzialità enormi” delle nuove strade per arte e turismo, ma sottolinea Franceschini “siamo anche di fronte ad una emergenza ed ad una esigenza strategica del Paese: governare una crescita impetuosa”.

Da oggi e fino al 16 aprile sul sito dell’Agenzia del Demanio sarà possibile scaricare i bandi di ogni singola struttura, le guida al bando stesso e la documentazione riguardante gli immobili. La commissione che esaminerà le proposte terrà conto al 70 per cento di elementi qualitativi contenuti nell’offerta tecnica – ipotesi di recupero e riuso, opportunità turistica, sostenibilità ambientale ed efficienza energetica – e al 30% di elementi quantitativi contenuti nell’offerta economico-temporale.

Articolo Precedente

Toscana, da Siena a Pisa per organizzare eventi pubblici diventa obbligatorio il certificato antifascista

next
Articolo Successivo

Milano, escalation di rapine: arrestati due sudamericani che volevano colmare il vuoto lasciato dai Latin King

next