Massimo Cacciari ha sempre quell’aria, giusta e meravigliosa, di chi trova oltremodo inaccettabile l’idea che le Picierno osino respirare la sua stessa aria. Appare in collegamento da luoghi imprecisati, a ribadire come lui sia mera essenza. Un’essenza definitiva e inappellabile, condannata ad avere quasi sempre ragione (il “quasi” è stato votare “sì” il 4 dicembre, pur sapendo che quella riforma fosse “una puttanata”).

Giovedì Il Filosofo ha sciabordato come lui solo sa Otto e mezzo. Confrontandosi con la senatrice Taverna, ha ribadito tutti i dubbi – esternati anche dal Fatto – sui 5 Stelle. Dubbi espressi non dai primi Cerasa e Meli che passano, ma da persone non antipatizzanti e “nemiche”. La Taverna si è difesa benino, ma Cacciari è come Foreman con Frazier: una sentenza inappellabile. “Se i 5 Stelle continuano a non voler ragionare in termini politici, e cioè di effettive, concrete, pensate, misurate alleanze, in un Paese democratico non andranno mai al governo”. “Voi potete essere il primo partito da qui all’eternità e non andare al governo mai”. “Cercate di ascoltare e capire il discorso di coloro che non vi sono nemici. Io non vi sto dicendo di fare alleanze con Renzi, Berlusconi o Salvini. Vi sto dicendo che la vostra proposta politica deve essere organizzata in modo tale da poter attrarre simpatie e alleanze possibili, e non attorno al vostro asse che non vacilla. Col casino che c’è nel Pd, è mai possibile che non siate riusciti ad attrarre nella vostra area neanche un cane?”.

Parole inattaccabili: infatti le ha dette Cacciari. La Taverna, con buoni riflessi, ha risposto: “Ma qual è il cane da attrarre?”. E qui Cacciari, sempre più infastidito, ha snocciolato il rosario dei Cuperlo, Emiliano e Civati. 5 Stelle e sinistra combattono spesso le stesse battaglie. Sfileranno assieme anche contro la violenza a Ostia, laddove il Pd renziano ha invece deciso empiamente di sfilarsi. Per il M5S non si tratta di sposarsi con Bersani e Gotor, ma di capire che essere il primo partito e non governare su scala nazionale è come battere il Brasile 4-0 in amichevole. Vedi la vittoria di Pirro in Sicilia.

I 5 Stelle possono serenamente continuare a vivere di opposizione, che sanno fare, e slogan adolescenziali a uso e consumo della Curva Invasati. Così facendo, però, l’unica certezza è che a vincere sarà sempre il renzusconismo. E questo, a dirla tutta, fa incazzare un sacco di gente. Non solo Cacciari.

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