LAVORO – 66MILA POSTI DI LAVORO FINITI ALL’ESTERO
In campagna elettorale, Trump disse: “Sarò il più grande presidente che Dio abbia creato capace di generare lavoro”. In realtà, con Trump alla Casa Bianca, la crescita dell’occupazione è rallentata. L’economia Usa ha prodotto 164mila nuovi posti di lavoro al mese, contro i 187mila del 2016 e i 226 mila del 2015. Il 2017 è anzi stato l’anno più deludente in termini di nuovi posti di lavoro, rispetto ai sei anni precedenti.

Da quando Trump è presidente, almeno 66mila posti di lavoro sono finiti all’estero. Il proclama trumpiano sui 600 posti di lavoro salvati nella fabbrica di Carrier in Indiana si è presto rivelato illusorio: la società di impianti di condizionamento ha annunciato che centinaia di posti di lavoro verranno portati in Messico. Altra misura che colpisce ampie fasce di lavoratori è quella sui tagli al pagamento degli straordinari per quelli che guadagnano sotto i 47mila euro all’anno. Il mondo dell’industria lamentava che pagare gli straordinari avrebbe trasformato molti salariati in collaboratori a ora. L’amministrazione Trump si è mossa per cambiare le regole.

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