Federer eterno. Al campione di Basilea sono bastati tre set (6-3, 6-1,6-4) e un paio d’ore di match per archiviare Marin Cilic e conquistare per l’ottava volta il prato di Wimbledon. Per lo svizzero, 36 anni il prossimo agosto, si tratta della 19esima vittoria in una competizione del Grande Slam dopo quella degli Australian Open a gennaio. Con questa vittoria, conquistata senza perdere nemmeno un set, Federer sale al quinto posto del ranking mondiale, piazzandosi sopra allo stesso Cilic.

Il croato, dal suo canto, è partito come un razzo, tanto da guadagnarsi una palla break nel quarto game, occasione tuttavia non sfruttata. Dopo averla salvata, Federer ha raccolto sei punti di fila, girando il destino del primo set, chiuso a proprio favore in 36 minuti. Il match si è fatto sempre più in salita per il croato quando, nella seconda frazione di gara, è stato costretto a chiamare più volte (in lacrime) il fisioterapista in campo per un problema al piede. Divorato dalla tensione, Cilic ha retto, ha provato a combattere giocando leggermente meglio e persino alla pari in certi game. Ma non è bastato: Con l’ottavo ace del match, Federer ha conquistato il premio di sua maestà.

“Quasi non ci credo di aver raggiunto certe altezze, dopo l’anno scorso era difficile pensare che avrei potuto esser qui per un’altra finale – ha commentato a fine gara un Federer commosso – dopo la sconfitta con Djokovic nel 2014 e nel 2015 è stata dura, ma se credi di poter andare davvero lontano… io ho continuato a crederci. È difficile la condizione di Marin ma gli faccio i complimenti per questo meraviglioso torneo. Non sentirsi bene in finale è crudele, devi sentirti orgoglioso di te stesso. Mi sento bene – conclude il tennista svizzero – ho in mano il trofeo che ho vinto senza perdere un set, è magico, ancora non posso crederci. È un sogno giocare qui e spero di poter tornare a difendere il titolo l’anno prossimo”.

L’elvetico è il primo a trionfare a Wimbledon senza perdere un solo set dai tempi Bjorn Borg. Era il 1976.

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