Su una questione destra e sinistra vanno a braccetto: distruggere il territorio. La tutela del paesaggio dettata dall’articolo 9 della Costituzione per loro non è un vincolo, ma solo un suggerimento. Da disattendere, ovvio. È così che nella mia città natale uno scempio ambientale concepito dalla sinistra adesso sarà realizzato – seppure ridimensionato – dalla destra: un porticciolo turistico all’entrata del porto. Realizzatrice del progetto un sindaco con passato di modella, “la sindaca più sexy d’Italia”, Ilaria Caprioglio.

Prosegue così quella che l’altro savonese Mimmo Lombezzi da queste pagine ha giustamente definito “la burlandizzazione della costa”. Perché, nessuno di voi lettori lo ricorderà, ma quando Burlando era ministro dei Trasporti e della Navigazione nel governo Prodi affermò che l’Italia era carente di infrastrutture per la nautica, ossia porticcioli turistici. Logico che uno di sinistra, anzi che un governo di sinistra auspichi infrastrutture per ricchi. Risultato: nella sua Liguria oggi ce ne sono a iosa. Compreso il porticciolo (eufemisticamente parlando) voluto dal destro Scajola a Imperia. E quello di Ospedaletti, fermo per il fallimento dell’impresa appaltatrice.

Ma Savona il porticciolo ce l’ha già, nella vecchia Darsena, e alla Lega navale c’è un altro attracco che, volendo, potrebbe essere ampliato nell’area delle funivie, senza colate di cemento. È il caso di farne un altro nuovo? Domanda idiota da parte di una persona che ama il paesaggio e il territorio. Mentre i politici masticano un’altra lingua: quella degli affari e del cemento. E 200 posti barca sono comunque un affare, per non parlare del cemento delle palazzine allegate (i porticcioli sono come i campi da golf: attraggono irresistibilmente il residenziale). Così come era un bell’affare il Crescent, l’orribile luna di cemento crescente, che lega indissolubilmente Savona con quella Salerno, allora governata dal piddino Vincenzo De Luca, dove ne è stato realizzato un altro.

Ho scritto tutto l’articolo usando i verbi al futuro. In effetti, avrei dovuto usare il condizionale. Sono già 3mila le firme raccolte in pochi giorni contro il progetto e, in generale, la pur sonnacchiosa popolazione savonese sembra intenta a combattere con ogni mezzo il progetto. Nella querelle pro (pochi) e contro (tanti), il progetto è di recente intervenuto anche Oliviero Toscani che, affermando che l’urbanistica in Liguria “sputa sulla bellezza, è ignorante, becera, senza senso, solo speculativa”. E in particolare, in merito al porticciolo savonese ha affermato: “Ho polemizzato con il sindaco perché dice che ha ereditato un progetto brutto e non può fare niente. Ma se lascia tutto quello che c’era prima, perché si è candidata?”

Stiamo alla finestra (con vista sul mare, s’intende) e vediamo come andrà a finire.

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