Un minuto di silenzio seguito dagli applausi è stato dedicato alla memoria di Michele Scarponi, lo sfortunato ciclista marchigiano morto ieri in un incidente stradale, alla partenza della Liegi-Bastogne-Liegi. In prima fila i compagni di squadra dell’Astana che correranno con il lutto al braccio per ricordare il vincitore del Giro d’Italia 2011 .
Sport - 23 Aprile 2017
Ciclismo, l’omaggio a Scarponi prima della partenza della Liegi-Bastogne-Liegi
La Playlist Sport

- 13:01 - Masini-Fedez: "Nessuna parola di 'Bella Stronza' modificata ma parti sostituite con barre"
Roma, 8 feb. (Adnkronos) - "Nessuna frase, nessuna parola" di 'Bella Stronza', nella versione che Fedez proporrà in duetto con Marco Masini nella serata delle cover di Sanremo 2025, "è stata modificata". "Abbiamo semplicemente unito parti del testo originale con le nuove strofe scritte da Federico per l'occasione". A chiarirlo è Marco Masini, in una storia di Instagram subito condivisa anche da Fedez.
"La cover di "Bella Stronza" che io e Federico porteremo sul palco dell'Ariston venerdì non sarà nulla di tutto ciò che sto leggendo sui media: nessuna frase, nessuna parola della canzone è stata modificata. Abbiamo semplicemente unito parti del testo originale con le nuove strofe scritte da Federico per l'occasione. Ne è nato un racconto totalmente nuovo, del quale in tanti stanno parlando senza averlo neanche ascoltato", scrive Masini.
Che però non chiarisce quali delle strofe del testo originale di 'Bella Stronza' resteranno e quali sono state tagliate per far posto alle barre di Fedez. Resta dunque da capire se rimarranno le due strofe citate più volte in queste settimane come quelle più esplicite del testo di Masini e cioè: "Bella stronza/Che hai chiamato la volante quella notte/E volevi farmi mettere in manette/Solo perché avevo perso la pazienza/La speranza, sì, bella stronza". E ancora: "Mi verrebbe di strapparti/Quei vestiti da puttana/E tenerti a gambe aperte/Finché viene domattina/Ma di questo nostro amore/Così tenero e pulito/Non mi resterebbe altro che un lunghissimo minuto di violenza/E allora ti saluto, bella stronza, eh".
- 12:40 - Foibe: Foti, 'a Basovizza atto intollerabile'
Roma, 8 feb. (Adnkronos) - "Esprimo la mia più ferma condanna per il vile atto vandalico perpetrato ai danni della foiba di Basovizza. Un atto intollerabile che offende profondamente la memoria storica della Nazione, reso ancor più grave poiché avvenuto alla vigilia del Giorno del Ricordo". Lo afferma il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti.
"Rivolgo la mia vicinanza -aggiunge- alle famiglie delle vittime degli esuli, auspicando che i responsabili di questo ignobile gesto vengano assicurati alla giustizia quanto prima. Oggi più che mai è necessario continuare a difendere la verità storica e a promuovere la memoria di una tragedia che ha segnato la storia d’Italia”.
- 12:29 - Foibe: Mulè, 'chi offende defunti e martiri compie sacrilegio'
Roma, 8 feb. (Adnkronos) - “Chi offende la memoria dei defunti e dei martiri compie un sacrilegio. Il vile sfregio compiuto a Basovizza è un episodio gravissimo che offende tutta la comunità Italiana. Ai familiari delle vittime invio la più convinta solidarietà unita allo sdegno per un atto esecrabile che offende l’Italia e la nostra storia”. Lo scrive sui suoi canali social il il deputato di Forza Italia e vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, a proposito della vandalizzazione della Foiba di Basovizza.
- 12:28 - Foibe: Paita, 'vandalizzazione Basovizza atto indegno'
Roma, 8 feb. (Adnkronos) - "La vandalizzazione della foiba di Basovizza è un atto indegno, che offende la storia, uno sfregio alla nostra memoria condivisa. Alla vigilia della giornata del Ricordo, è giusto onorare le vittime di quella tragedia, allontanando ogni tentativo di seminare odio". Lo scrive sui social la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia viva.
- 12:28 - Foibe: Dreosto (Lega), 'aspetto condanna Anpi e storici negazionisti'
Roma, 8 feb. (Adnkronos) - “Proprio nel giorno dell’inaugurazione di Gorizia e Nova Gorica come Capitale europea della Cultura e a ridosso del 10 febbraio, qualcuno ha pensato bene di compiere l’ennesimo gesto vile vandalizzando la foiba. Un atto inaccettabile che dimostra come, purtroppo, 'la mamma degli imbecilli sia sempre incinta'. Mi auguro che la condanna di questo gesto arrivi da tutte le forze politiche, inclusi l’Anpi e quei sedicenti storici che si sono distinti nel divulgare tesi negazioniste, per lanciare un messaggio chiaro: non ci deve essere spazio per fiancheggiatori di simili azioni vergognose". Lo afferma il senatore e segretario della Lega Friuli Venezia Giulia, Marco Dreosto.
"Spero che la Digos riesca a identificare i responsabili e che questi vengano puniti non solo obbligandoli a ripulire il monumento, ma anche imponendo loro un periodo di volontariato al Magazzino 18 e durante le commemorazioni del 10 febbraio. Forse -conclude Dreosto- riusciranno a comprendere il valore della memoria, anche se, francamente, ho forti dubbi in merito”.
- 12:27 - Foibe: Renzi, 'coltivare memoria non giustificando atti vandalici'
Roma, 8 feb. (Adnkronos) - "La vandalizzazione della foiba di Bassovizza è un insulto alle vittime e alle loro famiglie. Ogni anno, in occasione della giornata del ricordo per le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata, assistiamo a cori negazionisti di cattivi maestri e atti vandalici. Coltivare la memoria significa anche non lasciare spazio e giustificazione per certi gesti". Lo scrive su X Matteo Renzi.
- 12:27 - Milano: fermato per omicidio compagna è davanti al gip per interrogatorio
Milano, 8 feb. (Adnkronos) - E' iniziato, davanti alla giudice di Milano Anna Calabi, l'interrogatorio di convalida del fermo di Pablo Gonzalez Rivas, il compagno di Jhoanna Nataly Quintanilla, la babysitter scomparsa dalla notte fra il 24 e il 25 gennaio. L'uomo, 48 anni, deve rispondere di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e di occultamento di cadavere. Contro di lui le immagini delle telecamere che puntano sullo stabile in piazza dei Daini, in zona Bicocca, dove la coppia di origine salvadoregna conviveva da sei anni. I video mostrano la vittima rientrare a casa nel tardo pomeriggio del 24 gennaio e non uscire mai più dal monolocale.
Più di tutto contro l'indagato ci sono le immagini dell'area box che lo mostrano mentre recupera dal garage un borsone da palestra vuoto, quindi lui che sale nell'appartamento e poi scende trascinando a fatica lo stesso borsone, ora diventato 'inspiegabilmente' pesante, che viene messo nel bagagliaio dell'auto. Appartamento e Fiat Punto sono ora sotto sequestro e gli inquirenti sono certi che le investigazioni scientifiche, affidate ai carabinieri, restituiranno la certezza di dove sia stata uccisa la 40enne. Gli approfondimenti sulla targa, invece, la catturano fino a Cassano d'Adda. E' in corso d'acqua di questo comune alle porte di Milano che, il pomeriggio del 25 gennaio - il giorno dopo averla uccisa - Pablo Gonzalez Rivas si sarebbe liberato del corpo, dopo averlo lasciato per ore nell'auto. E' una teoria tutta ancora da dimostrare ed è per questo che da ieri le ricerche (che proseguono) si concentrano lungo l'Adda e il canale Muzza.
Nel provvedimento di fermo al 48enne vengono contestate le "contraddizioni" rese durante la denuncia, fatta ai carabinieri una settimana dopo la scomparsa. Parla di depressione, di problemi di lavoro e con il rinnovo del permesso di soggiorno, ma le amiche di Jhoanna Nataly Quintanilla raccontano un'altra storia: aveva un colloquio di lavoro in programma e progettava un viaggio. Dietro "l'allontamento volontario" c'è il tentativo di nascondere l'omicidio, è la tesi della procura che ne ha chiesto il fermo per il pericolo di fuga, l'inquinamento probatorio e il rischio di reiterazione. Ieri, venerdì 7 febbraio, sentito dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e dal pubblico ministero Alessia Menegazzo l'uomo - assistito dall'avvocata Paola Selleri - è rimasto in silenzio. Un mutismo che oggi potrebbe replicare nell'interrogatorio davanti alla giudice delle indagini preliminari Annna Calabi.
