Salvatore Romeo ha indicato una relazione con l’allora consigliera comunale 5 Stelle Virginia Raggi come causale di una delle due polizze vita in cui l’aveva indicata come beneficiaria. Perché le polizze sottoscritte dall’allora dipendente comunale, emerge dalle carte dell’inchiesta della Procura, sono due. Quando, durante l’interrogatorio di ieri, i pm hanno chiesto conto di quella notazione all’attuale sindaco della Capitale, lei ha risposto ridendo e negando qualunque rapporto sentimentale con il funzionario del Campidoglio diventato, dopo la vittoria grillina alle amministrative del 2016, il capo della sua segreteria.
A quanto si apprende, i pm tendono a non dare peso alle causali scelte da Romeo, che in un altro titolo avrebbe indicato come beneficiaria una figlia, che il 51enne ormai ex capo della segreteria politica di Virginia Raggi però non risulta avere. Gli inquirenti sono portati a credere che Virginia Raggi non abbia ottenuto alcun vantaggio dalle attività di Romeo con le polizze, riscuotibili solo in caso di morte del sottoscrittore. E che dunque non ci sia un reato da contestare. Al momento non risulta in programma neppure un interrogatorio di Romeo.
Agli atti risultano sette polizze sottoscritte da Romeo presso Intesa-San Paolo Invest, per un valore complessivo di 90mila euro, e un numero imprecisato firmate presso altri istituti, per 40mila euro. Del primo gruppo fanno parte le due di cui è beneficiaria il sindaco – a sua insaputa, ha ribadito più volte: una da 30mila euro senza scadenza e una da tremila con scadenza nel 2019.
Quanto alla natura del rapporto con Marra, davanti ai pm a quanto trapela Virginia Raggi ha ribadito che l’ex finanziare “mi apriva le porte del Campidoglio”, in quanto “profondo conoscitore delle norme che regolano la macchina amministrativa”. Nel corso dell’atto istruttorio i pm hanno chiesto alla sindaca di riferire anche sulla natura dei suoi rapporti con Romeo e l’ex vicesindaco Daniele Frongia, assieme a Marra componenti del Raggio magico. Del primo Raggi ha affermato che fu proprio lui a presentarle Marra e a descriverne le capacità operative. Con Frongia, invece, li lega un rapporto di solidarietà per il lungo cammino svolto insieme in Campidoglio come primi consiglieri a Cinque stelle eletti.