“L’adesione all’iniziativa deve riguardare l’intera classe con l’acquisto da parte degli studenti del romanzo al costo di 16 euro”. E’ la frase di una circolare del liceo classico Morgagni di Forlì che, in vista di un incontro della scuola con Roberto Saviano, ha provocato prima polemiche tra studenti e insegnanti, poi commenti alla pagina facebook dello scrittore campano e infine ha provocato le proteste della Lega Nord, Matteo Salvini in testa. Mentre la scuola ancora deve chiarire la propria posizione, arriva la precisazione dello stesso Saviano, affidata a facebook: “Non esiste. Nessun obbligo – dice – Da dieci anni vado nelle scuole e i miei scritti mi fa piacere che vengano letti anche fotocopiati o in copie che passano di mano in mano”.

Al centro della vicenda, della quale ha parlato oggi il Giornale, c’è la partecipazione di insegnanti e studenti di quarte e quinte all’incontro in programma a marzo a Forlì. Per regolare l’iniziativa il dirigente del liceo Marco Molinelli ha firmato una circolare di 10 righe: “Si comunica – si legge – che lo scrittore sarà a Forlì il 15 marzo 2017. L’iniziativa rappresenta un’importante occasione per incontrare uno degli scrittori più famosi al momento e per leggere il suo ultimo romanzo La paranza dei bambini. L’adesione all’iniziativa deve riguardare l’intera classe con l’acquisto da parte degli studenti del romanzo al costo di 16 euro”. Il dirigente non specifica meglio ed è probabile che già domani, alla riapertura della scuola, spiegherà meglio quella frase come minimo ambigua. Di sicuro c’è che la circolare affida agli insegnanti l’incarico di occuparsi delle adesioni delle classi che dovranno essere formalizzate entro il 18 gennaio. “Non appena verranno comunicate le adesioni da parte del nostro liceo, dell’istituto tecnico commerciale e del liceo scientifico – continua la circolare – l’ufficio stampa di Saviano contatterà l’amministrazione comunale per reperire gli spazi”.

Ma qui si inserisce appunto la replica di Saviano: “Mi hanno chiesto disponibilità a incontrare gli studenti delle scuole superiori – scrive lo scrittore su facebook – e io, come faccio da anni, ho accettato. Ora in rete circola la bufala sull’acquisto obbligatorio di copie del mio libro”. Saviano sottolinea tra l’altro che “ad attaccare il mio lavoro sono giornali un tempo definibili berlusconiani ora solo beceri. Hanno raccolto firme contro di me, al tempo di Vieni via con me (programma di Rai3 con Fazio, ndr) per aver raccontato le mafie al Nord quindi sono rotto alle critiche strumentali, ma lordare l’interesse dei ragazzi per la lettura è una bassezza cui mai avrei pensato di assistere. Pazienza, ecco come vorrebbero vedere gli italiani: incazzati, livorosi e ignoranti come loro”. Di sicuro c’è che la polemica diventa anche politica. “Arriva #Saviano e vuoi incontrarlo con la scuola? – twitta il segretario della Lega Nord Matteo Salvini – Studenti di Forli obbligati dal preside a comprare il suo libro”. Il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (Forza Italia) sempre su Twitter parla di “vergogna” e annuncia un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli.

Dal canto suo il primo cittadino di Forli, Davide Drei, di fronte alla circolare cade dalle nuvole: “Non ne so nulla. Non conosco la circolare. Non ero informato di questa iniziativa. Ad oggi non so proprio niente di questa comunicazione ma è chiaro che non si possa obbligare nessuno ad acquistare un libro”. Il sindaco è chiaro: “Mi documenterò subito domattina, parlerò con il preside ma al di là del caso specifico e al di là dei libri di testo non si può fare nessuna richiesta specifica di acquisto obbligato di un volume”.

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