Le convocazioni sono partite e arrivate prima di Capodanno. La sfilata dei sindaci campani in Procura inizierà il 3 gennaio e durerà sino al 5 gennaio. Il primo a presentarsi davanti ai magistrati nell’inchiesta De Luca sul voto di scambio  sarà il sindaco di Agropoli Franco Alfieri, da lui è scoppiato il caso. De Luca, infatti, si rivolgeva a lui quando parlò dell’offrire agli elettori una frittura di pesce ed era lui quello “delle clientele, ah che bella cosa”.

Tre giorni di deposizioni di ‘persone informate dei fatti’, cioè presenti al ‘patto della frittura di pesce’ lanciato il 15 novembre all’Hotel Ramada dal Governatore Pd della Campania, l’unico indagato di un fascicolo a modello 21 che ipotizza il reato di istigazione al voto di scambio. Il pm di Napoli Stefania Buda vuole fare domande ad alcuni dei primi cittadini e dei politici che presenziarono all’evento a porte chiuse. Intende approfondire alcuni aspetti rimasti all’oscuro dopo le lacunose testimonianze della segreteria politica di De Luca.

Intende capire come si arrivò ad almeno 200 presenze – e forse erano 300 – atteso che lo staff del Governatore ricorda di aver invitato solo una trentina di persone. Vuole togliersi qualche dubbio prima di pesare la sussistenza o meno della presunta istigazione al voto di scambio attraverso l’incitazione a “fare clientele come Franco Alfieri (il sindaco Pd di Agropoli recordman di preferenze, ndr)”, le sottolineature sull’incremento dei finanziamenti del governo in Campania, e il richiamo a votare Sì al referendum sulle riforme per sostenere il premier di quel governo, Matteo Renzi. Furono presenti – come risulta a fonti de ilfattoquotidiano.it – anche sindaci e amministratori di centro destra, vicini a Forza Italia (partito schierato per il No), o comunque non appartenenti ai dem? Chi e perché li invitò a una convention organizzata da De Luca, un politico ‘avversario’, per pianificare una campagna elettorale con i vertici campani del Pd? Furono fatte promesse? Fu fatto capire che partecipare a quell’incontro con il Governatore e i suoi più stretti collaboratori era utile per continuare a mantenere buoni rapporti con la Regione Campania, centro erogatore di finanziamenti pubblici sui territori? Domande. Spunti. Curiosità investigative.

Coadiuvata dagli ufficiali del Nucleo Tributario della Guardia di Finanza di Napoli guidati dal colonnello Giovanni Salerno, la pm Buda vuole andare fino in fondo. Ed ha stilato una lista di persone da sentire nei prossimi giorni. Sono stati invitati in Procura alcuni dei sindaci e dei politici indicati come ‘presenti’ al Ramada dallo staff di De Luca, ma anche sindaci che hanno dichiarato di essere stati lì attraverso interviste e articoli pubblicati sulle testate locali e inseriti nel fascicolo di un’inchiesta nata grazie a uno scoop de ‘Il Fatto Quotidiano’, la pubblicazione di circa 27 minuti dell’intervento di De Luca. L’audio è stato acquisito il 24 novembre, l’inchiesta è accelerata nei giorni successivi al referendum del 4 dicembre con la deposizione di Paolo Russo, capo ufficio stampa di De Luca, seduto al suo fianco durante il ‘comizio a porte chiuse’ del Governatore. In seguito il pm ha sentito lo staff del Governatore e ha aperto un sottofilone sulla cena del 30 novembre all’Holiday Inn con De Luca e circa 200 imprenditori della sanità privata. Ora tocca ai sindaci.

 

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