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Migranti, oltre 4mila persone in arrivo in diversi porti italiani. 153mila sbarcati da inizio anno: superato il record del 2014

A Palermo arrivata nave con 17 salme. Intanto la Procura del capoluogo siciliano ha aperto un'inchiesta sulle morti avvenute durante la traversata dalla Libia verso la Sicilia. Con gli arrivi degli ultimi giorni, si registra infatti il 10% in più rispetto allo stesso periodo del 2015
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Nel giorno in cui è iniziato lo sgombero del campo di assistenza ai migranti a Calais, noto come Giungla, almeno 4.292 migranti arriveranno oggi in diversi porti italiani dopo i salvataggi tra le coste del Nordafrica e quelle siciliane. Il mercantile Tanker Okyroe giungerà ad Augusta, con 758 persone; la nave Siem Pilot, con 1.117 migranti e 17 salme è giunta a Palermo; la nave Dignity I, con 552 persone e una salma arriverà a Trapani; la nave Werra giungerà con 857 migranti a Messina; la nave Corsi con 358 persone a Crotone; la nave Beckett ne porterà a Pozzallo 350.

L’impennata degli sbarchi degli ultimi giorni fa diventare il 2016 l’anno record, finora, per numero di arrivi: con 153.450 si registra infatti il 10% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e si supera  – di 1.300 persone il totale segnato nel 2014, che alla fine, con 170mila sbarcati, diventò l’anno con il maggior numero di arrivi. Ed i numeri sono ancora più imponenti se si contano i 4.300 soccorsi che ancora non hanno toccato terra.

Il trasporto di migranti in Italia non si ferma nella giornata di oggi. Infatti, la nave Aquarius giungerà domani a Taranto con 520 migranti. Nel canale di Sicilia in attesa di altri salvataggi restano la nave Dattilo che ha già a bordo 434 migranti, la nave Iuventa con 278 e la nave Rio Segura con 117 persone raccolte davanti le coste libiche. Non è la prima volta che migliaia di persone arrivano in poche ore sulle coste italiane, già a inizio ottobre sono state salvate 10mila persone nella zona del canale di Sicilia.

Sono state completate, nella giornata di ieri, le operazioni di foto-segnalamento degli 814 migranti provenienti da vari Paesi africani tra cui Senegal, Nigeria, Guinea, Congo, ma anche dalla Siria martoriata dalla guerra civile. Sono giunti il 22 ottobre nel porto di Reggio Calabria con la nave Bourbon Argos. I migranti sono stati immediatamente sottoposti alle prime cure sanitarie da parte del personale medico presente sul posto e assistiti dalle Associazioni di volontariato che hanno operato per oltre due giorni consecutivi. Le persone con patologie cutanee sono state curate presso un’unità mobile di decontaminazione fornita anche in occasione di questo sbarco dalla Calabria su richiesta della Prefettura. L’Italia con i migranti “fa la sua parte in modo civile, ma naturalmente non lo possiamo fare da soli: deve essere molto chiaro che questo è anche un messaggio all’Europa“. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, all’aeroporto di Fiumicino dove ha accolto altri 75 profughi siriani giunti da Beirut grazie al progetto pilota dei “corridoi umanitari”.

Intanto la Procura di Palermo, riporta l’Adnkronos, ha aperto una inchiesta sulla morte dei migranti avvenuta durante la traversata dalla Libia verso la Sicilia. Le diciassette salme recuperate ieri sono state sbarcate dalla nave norvegese Siem Pilot al porto del capoluogo siciliano, insieme con gli oltre mille profughi soccorsi tra ieri e sabato nel Canale di Sicilia. Sembra che alcuni dei migranti morti sarebbero stati uccisi da miliziani libici. Altri sarebbero morti durante il trasbordo. E la Procura vuole fare luce su quanto accaduto. L’inchiesta è coordinata dal Procuratore aggiunto di Palermo, Maurizio Scalia e dai pm del pool che segue le indagini sui migranti.

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