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Obesity day 2016, “il 49% degli italiani a dieta. Ma 6 milioni sono obesi”

Secondo lo studio Coldiretti-Istituto Ixè il problema riguarda maggiormente gli uomini e il 14% del totale ha cambiato il proprio regime alimentare a causa di una patologia come diabete, pressione alta, colesterolo o celiachia. Una esigenza determinata anche dai 21 milioni in sovrappeso, poco meno del 60% del della popolazione residente in Italia. Molise, Campania e Sicilia le regioni con più oversize
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Un italiano su due ha seguito una dieta nell’ultimo anno (il 49%) e sono quasi 6 milioni i cittadini italiani obesi. Questo è uno dei dati che emerge nell’indagine effettuata dalla Coldiretti e dall’Istituto di sondaggi Ixè nell’ambito dell’Obesity day, che ricorre in tutto il mondo il 10 ottobre. L’edizione di quest’anno è dedicata al problema del sovrappeso che riguarda sempre più persone, in particolare nei paesi occidentali. Secondo lo studio che fotografa la situazione italiana – sottolinea la Coldiretti – una persona su quattro nell’ultimo anno ha seguito una dieta dimagrante mentre un sostanzioso 14% ha cambiato il proprio regime alimentare a causa di una patologia come diabete, pressione alta, colesterolo o celiachia. Una esigenza determinata anche dai 21 milioni in sovrappeso, poco meno del 60% del totale della popolazione italiana.

Molise, Campania e Sicilia le regioni con più oversize – Il problema anche se diffuso in modo capillare lungo tutta la penisola riguarda maggiormente gli uomini nelle regioni del Mezzogiorno con ampi tratti di costa come il Molise dove gli oversize raggiungono il record del 64,8%, la Campania (61,6%), la Sicilia (60,6%) e la Puglia (59,1%) mentre per le femmine, la Basilicata (46,5%), la Puglia (44,1%), la Campania (43,7%), il Molise (43,4 per cento) e la Sicilia (40,8%). Sul versante opposto i cittadini più in forma – continua lo studio – si trovano in Trentino-Alto Adige, in Valle d’Aosta, in Piemonte e in Lombardia.

Nel 2016 boom di consumi di frutta e verdura – Coldiretti fa sapere che si registra tuttavia una tendenza verso il miglioramento degli stili alimentari che passa attraverso la riscoperta della dieta mediterranea. Nel 2015 si è avuta una svolta, con un aumento degli acquisti che va dal +5% per il pesce al +19% per l’olio di oliva ma cresce anche la spesa per la frutta (+5%), per gli ortaggi freschi (+3%) e per la pasta secca (+1%). Una storica inversione di tendenza che ha fatto registrare un boom nel 2016 con i consumi di frutta e verdura che hanno raggiunto il massimo dell’ultimo quadriennio per effetto di un aumento annuale medio di 3 chili di frutta e verdura per persona. Il risultato è che – precisa la Coldiretti – quest’anno il consumo pro-capite di frutta e verdura sfiorerà i 320 chili a testa.

Longevità record: 80,3 anni di media per gli uomini – La dieta mediterranea fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari ha consentito agli italiani fino ad ora – aggiunge la Coldiretti – di conquistare il record nella longevità nell’Unione Europea. L’Italia si colloca al primo posto con 80,3 anni per gli uomini e al terzo per le donne con 85,2 anni. Un ruolo importante per la salute – conclude la Coldiretti – riconosciuto anche con l’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco che è avvenuto oltre 5 anni fa, il 16 novembre 2010.

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