Per il Parlamento tedesco il massacro degli armeni da parte dell’Impero Ottomano fu un genocidio. La risoluzione, approvata oggi dal Bundestag, era stata congelata per un anno per evitare di compromettere i rapporti con i turchi. Ankara in tutta risposta ha subito richiamato l’ambasciatore e il presidente Recep Tayyip Erdogan ha commentato che ci saranno ripercussioni sulle relazioni diplomatiche: “Avrà un impatto molto serio sulle relazioni tra la Turchia e la Germania”, ha detto. “L’intenzione è di intraprendere nuove misure contro il governo tedesco”. Durissimo anche il primo ministro turco, Binali Yildirim, secondo cui la mossa del Bundestag “è stata un errore storico”. La cancelliera Angela Merkel ha cercato di minimizzare dicendo che il gesto non comprometterà i rapporti “amichevoli e strategici”.
Venti Paesi, tra i quali Italia, Francia e Russia hanno già riconosciuto ufficialmente lo status di genocidio al massacro degli armeni. L’anno scorso Papa Francesco definì gli eventi dell’epoca “il primo genocidio del Ventesimo secolo”. La dichiarazione provocò anche in quell’occasione l’ira della Turchia che decise di ritirare l’ambasciatore.
Il provvedimento, dopo un’ora di dibattito, è stato adottato con un solo voto contrario e un astenuto. I vari governi turchi che si sono succeduti dopo la fine dell’Impero Ottomano si sono sempre opposti all’uso del termine genocidio per definire l’espulsione e l’uccisione di 1,5 milioni di armeni nel 1915-16. Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha definito “irresponsabile e infondata” la decisione di Berlino. “Il modo per chiudere pagine oscure della propria storia”, ha scritto su Twitter, “non è infangare la storia di altri Paesi con decisioni parlamentari irresponsabili e infondate”.
I Cristiano democratici, il partito della cancelliera Angela Merkel, difendono però il voto: “La nostra intenzione non è mettere la Turchia sotto accusa, ma riconoscere che la riconciliazione è possibile solamente se i fatti vengono messi sul tavolo”, ha detto all’emittente Ard il capogruppo Volker Kauder. Il fatto che la Turchia stia “facendo grandi cose” per aiutare l’Unione europea a gestire la crisi dei migranti “non cambia il fatto che agli armeni furono imposte sofferenze indicibili”, ha aggiunto l’esponente Cdu.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez