Sono scomparse per tutta la notte e solo in mattinata sono state trovate in un canalone nel comune di Reggello. La nonna di 63 anni e la nipotina di 18 mesi hanno vagato per ore nella zona boschiva in provincia di Firenze. La bimba, in grave stato di ipotermia a causa delle temperature, è stata trasferita nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Meyer. Le sue condizioni sono considerate gravissime. Intorno alle 18, le agenzie stampa avevano trasmesso la notizia della morte della piccola che però non è stata confermata. In un altro ospedale c’è la nonna, con un trauma cranico e ferite da caduta da cui potrà guarire, più un forte stato di choc che le impedisce di ricostruire con lucidità l’accaduto.

Le due sono state ritrovate dopo una notte di ricerche alle 7 in un canalone in località Ponte di Motrione, a circa 5 chilometri da Cascia di Reggello da dove erano partite. La zona è coperta da una fitta vegetazione e il recupero non è stato agevole. La nonna era uscita di casa con il passeggino intorno alle 18 di sabato 19 aprile e non era più tornata a casa. Ancora sconosciuti i motivi della scomparsa. Per qualche motivo la nonna ha deciso di fare una lunga camminata portando la bimba con sé, sul passeggino. A casa ha lasciato il cellulare. Ci sono tre testimoni che nei pressi di Reggello hanno visto nonna e nipote camminare fino al punto dell’ultimo avvistamento, sabato alle 18:30, molto fuori dall’abitato, in una zona disabitata che sale verso la montagna e si fa impervia e boscosa. Fino a un certo punto c’è un sentiero battuto, tanto che l’ultima a vedere l’anziana e la bimba sarebbe stata una podista. Poi però la strada scompare, la vegetazione si fa folta. Dalla loro casa al punto di ritrovamento ci sono 5 chilometri, forse troppi per giustificare una semplice passeggiata con una bimba di 18 mesi. La nonna ha perfino spinto la carrozzina in due guadi: le tracce delle ruote nella terra polverosa sono state seguite dai soccorritori.

Secondo un’ipotesi che i carabinieri tengono in considerazione, la nonna potrebbe essersi smarrita, quindi avrebbe spinto con energia il passeggino verso il luogo dove poi è caduta nella scarpata, credendo di tornare verso Reggello. Ai carabinieri i genitori della bimba hanno riferito un episodio, ormai datato, che può essere indizio di un disagio iniziale. Una volta, tempo fa, la nonna aveva perso l’orientamento, non aveva ritrovato la strada per tornare a casa. Ma è un fatto vecchio che – alle informazioni attuali – non comportò evidentemente allarme per i familiari, che le hanno continuato ad affidare la bimba.

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