Di fronte alle ‪#‎lapididiBologna‬ poste da alcuni giorni sotto alle due torri, potenziale volano del turismo per una città più verde (inteso come Piazza Verdi), il bolognese medio ha queste reazioni:

1) Coi nostri sooooldiiii (o bajuk)
2) Cosa dobbiamo aspettare, che ci scappi il morto?
3) Che se li faccia sotto casa sua il sindaco (oppure Andrea Colombo, assessore alla Mobilità, che è un capro espiatorio del disagio potentissimo, tipo Fabio Volo o Federico Moccia)
4) Soccia c’skif (o che bròt lavurir)
5) E ban ban… Dove andremo a finire… Poi tra poco saranno piene di scritte
6) Ai miei tempi (e parla della seconda guerra mondiale anche se ha 50 anni)
7) Dozza era un gran sindaco
8) Che qui ci vanno a dormire i barboni… A voi vadder
9) Sono pericolosissimi per i pedoni e per le bici (al biziclatt)
10) Diventeranno tutti neri con lo smog degli autobus che con le vibrazioni prima o poi faranno cadere le due torri

Poi non fa niente e alla lunga se le fa piacere, come fa con tutto.
È il benessere.
È Bologna.

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