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Avviso pubblico, il sindaco-presidente non paga le imposte: “Disguido familiare”

A Grugliasco (Torino) la denuncia del consigliere di opposizione Turigliatto contro il primo cittadino Montà (Pd), che guida la rete degli enti pubblici contro le mafie: "1.400 euro non versati in 4 anni tra tassa rifiuti e Ici". La replica: "Abitavamo in altre case, non arrivati i solleciti"
Avviso pubblico, il sindaco-presidente non paga le imposte: “Disguido familiare”
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Per quattro anni non ha pagato l’imposta sui rifiuti di Grugliasco, il comune torinese in cui è stato prima assessore al bilancio e ora sindaco. Nel 2010 invece non ha pagato l’Ici. In totale quasi 1.400 euro non versati nelle casse del suo stesso municipio. Il “moroso” in questione è Roberto Montà (nella foto), politico Pd e presidente di Avviso Pubblico, associazione di enti e amministratori contro le mafie impegnata nella diffusione della “Carta di Pisa”, un codice etico per la buona politica. Il caso è stato portato alla luce da un’interrogazione del consigliere comunale Mariano Turigliatto, ex primo cittadino di una giunta nella quale Montà è stato assessore.

“Mi stavo occupando di una persona che ha un grosso debito con il Comune – spiega Turigliatto – e, visto che c’ero, ho pensato di chiedere agli uffici anche le informazioni su eventuali debiti di assessori e consiglieri. La morosità più grave emersa era quella del sindaco”. Il consigliere, prima di rendere pubblica la cosa, ha informato personalmente il primo cittadino con una lettera riservata e protocollata il 16 novembre scorso. “Sono certo che si tratta di un errore che mi meraviglio gli uffici non abbiano mai rimediato, viste le cariche che Ella ricopre”, scriveva. Il 1° dicembre, dopo due settimane senza risposte, quando il consigliere protocolla l’interrogazione Montà gli consegna una lettera. Spiega che le bollette sono intestate a un familiare a cui appartiene l’immobile e che per questa ragione doveva occuparsi di quella pratica. Il familiare è la moglie, Erika Faienza, ex consigliera provinciale del Pd (condannata in primo grado per alcune firme false di una lista a sostegno di Piero Fassino nelle amministrative di Torino nel 2011). Inoltre precisa di aver già saldato l’importo: 400 euro di Ici e quasi mille euro di imposta sui rifiuti dal 2010 al 2014.

“È stato un disguido familiare – racconta a ilfattoquotidiano.it il presidente di Avviso Pubblico -. Era un periodo segnato dalla nascita di mia figlia e dalla scomparsa di mia madre, un periodo in cui abbiamo abitato in altre case. Dopo non erano arrivati neanche dei solleciti. È spiacevole che non siano scattati degli alert all’interno dell’ente”.
Turigliatto è amareggiato: “Sinceramente mi spiace molto per Grugliasco, mi spiace per lui e mi spiace per Avviso Pubblico, associazione della galassia di Libera che ho contribuito a costruire affinché si educasse alla legalità nelle amministrazioni pubbliche”, dichiara. Ciononostante il consigliere garantisce che “non finisce qui”: “Presenteremo una mozione di sfiducia e sarebbe meglio che si dimettesse lui prima, come ha fatto Josefa Idem”. L’ex ministro delle pari opportunità e dello sport del governo Letta si dimise per non aver pagato l’Ici per quattro anni e per gli abusi edilizi della sua palestra.

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