Autobus - idrogeno

di Carblogger

Idrogeno. L’industria è pronta. Il Paese no. E’ quanto emerge da H2R, evento dedicato alla mobilità sostenibile all’interno di Ecomondo di Rimini. Come abbiamo già scritto, durante la manifestazione il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha evitato di parlare di date, scenari e strategie sull’idrogeno per il nostro Paese.

Qualche risposta però dovrà darla all’interrogazione parlamentare che proprio nelle stesse ore è stata rivolta dal deputato Guido Guidesi ai ministri dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dell’Ambiente sullo sviluppo delle infrastrutture di rifornimento dedicate alla distribuzione di carburanti alternativi. Idrogeno compreso. Cosa pensa di fare l’Italia con l’idrogeno? Continuare ad avere un unico distributore a Bolzano oppure pensare, come la Germania ancora stordita dai colpi del dieselgate, di realizzare 400 impianti di rifornimento di idrogeno entro il 2023, per arrivare a 1.000 nel 2030? A saperlo.

Non è solo il Parlamento ad attendere una risposta. Entro il 18 novembre 2016, l’Italia dovrà predisporre un piano strategico nazionale da inviare alla Commissione europea, per ottenere i fondi necessari allo sviluppo del mercato dei carburanti alternativi. In altre parole, sarà sufficiente scegliere l’idrogeno (ma anche metano ed elettrico) per avere a disposizione risorse utili da impiegare per realizzare stazioni di rifornimento. Cosa si aspetta? O dentro o fuori.

@carblogger_it

Articolo Precedente

Auto elettriche no! Siamo Toyota

next
Articolo Successivo

Johann Jungwirth, da Apple a Volkswagen: contrordine compagni

next