“Liberate delle prigioniere musulmane o sgozzeremo l’ostaggio croato”: è la minaccia dell’Isis in un video che rivendica il rapimento di Tomislav Salopek, un cristiano, avvenuto nell’area del Cairo il 22 luglio. L’Isis, riferisce il profilo Twitter di Site Group, ha pubblicato una foto dell’uomo.
Breaking #ISIS vid threatens to kill employee of @CGGcompany in 48 hrs if Egypt won’t release female Muslim prisoners pic.twitter.com/jnEGXMLDaa
— Rita Katz (@Rita_Katz) 5 Agosto 2015
Salopek è stato rapito dai jihadisti della ‘Wilayat del Sinai‘, cellula locale dello Stato Islamico. In un video diffuso sul web, intitolato “Messaggio al governo egiziano” e della durata di poco più di un minuto, i jihadisti rivendicano il sequestro mostrando l’ostaggio inginocchiato con alle spalle un combattente a volto coperto. Nel filmato, la cui autenticità non può essere verificata, l’ostaggio si presenta, afferma di avere 30 anni e legge un comunicato dell’Is, che minaccia di ucciderlo “entro 48 ore” se non verranno liberate “donne musulmane rinchiuse nelle carceri in Egitto”.
“Il mio nome è Tomislav Salopek, ho 30 anni e sono croato, sono sposato” e “ho due figli”, afferma l’ostaggio parlando in inglese, ripreso mentre è inginocchiato sulla sabbia, un miliziano armato di coltello in piedi alle sue spalle. L’uomo dice di lavorare per “l’azienda francese Cgg al Cairo”. “I soldati dell’Is mi hanno catturato mercoledì 22 luglio, vogliono uno scambio con le donne musulmane detenute nelle prigioni egiziane”, prosegue, con in mano dei fogli su cui continua a leggere e a spiegare che lo scambio “deve avvenire entro 48 ore a partire da adesso, altrimenti i soldati della ‘Wilayat del Sinai’ mi uccideranno”.
Il video è stato diffuso alla vigilia dell’inaugurazione del nuovo tratto del Canale di Suez, un ampliamento dell’infrastruttura esistente che ha messo in allarme la comunità scientifica per l’impatto ambientale. Per domani è prevista una fastosa cerimonia alla presenza del presidente Abdel Fattah al-Sisi. Il video inizia con un collage di immagini: l’ostaggio, il jihadista a volto coperto e una foto di al-Sisi. Poi l’inquadratura rimane fissa fino alla fine del filmato sull’uomo inginocchiato e sul combattente con la bandiera nera dell’Is che sventola.
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