Miliziani dello Stato islamico (Is) disertano e abbandonano il fronte iracheno travestiti da donna. E’ in atto, infatti, una “fuga di massa di molti elementi dell’Is nascosti sotto il burqa o il hijab in direzione di Hit e Albu Nimr, nel governatorato di al-Anbar“. A rivelarlo è la Cellula di informazione di guerra dell’Iraq, riportando le notizie delle operazioni belliche dell’esercito regolare di Baghdad nelle quali è impegnato da giorni contro gli jihadisti che occupano vaste aree del Paese.

In una nota diffusa dalla Cellula nella notte tra domenica 26 e lunedì 27 luglio e rilanciata dalla tv araba Al-Arabiya viene inoltre specificato che “i leader dell’Is hanno perso il controllo sui loro elementi, soprattutto dopo i duri colpi subiti per mano dell’esercito e delle forze di sicurezza irachene”, che ieri “hanno liberato l’Università di al-Anbar”, occupata dai miliziani estremisti. Il Consiglio provinciale di al-Anbar ha affermato che la liberazione della sede universitaria è “l’inizio della liberazione del governatorato e di tutte le città in cui si trovano questi gruppi criminali”.

L’offensiva dell’esercito iracheno (nella foto un gruppo di soldati di Baghdad festeggiano la ripresa di al-Anbar), in particolare nel nord del Paese, ha messo in serie difficoltà i miliziani del gruppo guidato da Al Baghdadi impegnati a proseguire nei combattimenti e sembra aver scalfito la loro fedeltà assoluta di fronte ai propri comandanti. Ad aver deciso di abbandonare lo Stato islamico, fuggendo in Siria perché spaventato dalla pubblicità ricevuta dopo la sua identificazione, sarebbe stato anche il britannico Mohammed Emwazi, conosciuto come Jihadi John, il boia che compariva nei filmati in cui venivano decapitati gli ostaggi occidentali.

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