Le situazioni più gravi si osservano tra le famiglie residenti in 
Calabria (26,9%), Basilicata (25,5%) e Sicilia (25,2%),
dove oltre un quarto delle famiglie è 
relativamente povero.
Rapporto Istat, per il 2014

Come sempre, i numeri non possono mentire. Il rapporto Istat sulla povertà in Italia, pubblicato il 15 luglio 2015 con i dati relativi al 2014, vede in cima alla lista la Calabria con il 26,9% delle famiglie in stato di povertà. Seguono la Basilicata con l’indice di povertà familiare al 25,5% e la Sicilia al 25,2%.

Ma come può essere? La Basilicata, la regione petrolizzata per antonomasia da quasi venti anni, è una delle più povere d’Italia? Ma, non doveva il petrolio portare ricchezza e benessere e sviluppo? E dove sono andati a finire?

Analizzando tutte le annate messe in rete dall’Istat dal 2003 al 2014, viene fuori che ad eccetto che nel 2012, la Basilicata è sempre stata fra le prime tre regioni più povere d’Italia, alternandosi con Sicilia e Calabria. In più tranne che nel 2011, la Basilicata è sempre stata più povera della media delle altre regioni del sud Italia. Per la serie: il petrolio porta ricchezza agli altri.

trivelle 675

Nel 2010 addirittura, la Caritas, nel suo rapporto “Povertà ed esclusione” scriveva: “La situazione appare particolarmente negativa in Basilicata”. Segno che il più grande giacimento petrolifero d’Europa tutta questa ricchezza non l’ha portata e non la porterà.

E così, nonostante le trivelle abbiano ingoiato buona parte del territorio lucano, nonostante le roboanti promesse di royalties, progesso e sviluppo che l’Istituto Luce non potrebbe far meglio, nonostante addirittura la scuola del petrolio Assoil – “Advanced Skills for Services in Oil and Gas” – un quarto dei lucani vive in povertà. Secondo l’Istat e non secondo la D’Orsogna. Ecco qui, tutti i dati dai rapporti Istat online dal 2003 ad oggi. Il numero in parentesi indica il posto nella classifica delle regioni.

2003: Basilicata (1): 25.6% – Sud-Italia: 21.6%
2004: Basilicata (2): 28.5% – Sud-Italia: 25.0%
2005: Basilicata (3): 24.5% – Sud-Italia: 24.0%
2006: Basilicata (3): 23.0% – Sud-Italia: 22.6%
2007: Basilicata (2): 26.3% – Sud-Italia: 22.5%
2008: Basilicata (1): 28.8% – Sud Italia: 23.8%
2009: Basilicata (2): 25.1% – Sud-Italia: 22.7%
2010: Basilicata (1): 28.3% – Sud-Italia: 23.0%
2011: Basilicata (3): 23.3% – Sud-Italia: 23.3%
2012: Basilicata (5): 24.5% – Sud Italia: 26.2%
2013: Basilicata (2): 24.3% – Sud-Italia: 21.4%
2014: Basilicata (2): 25.5% – Sud Italia: 21.1%

La media nazionale è del 10,3% di famiglie in povertà. In Basilicata siamo a più del doppio. Proprio il Texas d’Italia.

Chissà se il governatore Marcello Pittella voglia prendere atto di questi dati, chiedere scusa e chiedersi se continuare a fare buchi, centro oli, oleodotti e raddoppi sia proprio la cosa saggia per la sua gente.  Ammesso che gli interessi la sua gente.

Qui Assoil, la scuola del petrolio, per addolcire la pillola ai lucani

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Rifiuti Campania, speriamo che l’Europa non ci punisca. Peggiorerebbe la situazione

next
Articolo Successivo

Rifiuti in Campania, multa di 20 milioni all’Italia da Corte europea

next