La sua prima dichiarazione: “Ora bisogna riattaccare i cocci”. Ci vorrà molta pazienza e molta colla per Antonio Poziello, il neo sindaco di Giugliano, comune da 120.000 abitanti, la seconda città della Campania. Poziello ha vinto il ballottaggio da eretico Pd. Aveva vinto le primarie, ma è stato ripudiato da Matteo Renzi che a causa di un rinvio a giudizio gli ha tolto il simbolo. Però è stato sostenuto dal Governatore della Campania Vincenzo De Luca – che nei giorni scorsi lo ha accompagnato in un tour tra gli stabilimenti balneari – e da altri esponenti locali di peso, due tra tutti, il consigliere regionale più votato Mario Casillo e l’europarlamentare Massimo Paolucci, che quasi piangeva davanti alle telecamere ricordando la scomparsa del papà di Poziello. I democrat sono in frantumi, ma questo non ha impedito a Poziello di vincere con il 55% sullo sfidante, l’azzurro Luigi Guarino. Astensionismo record, ha votato solo il 30% degli aventi diritto. Il primo compito del neo sindaco sarà quello di ricucire con il Pd che al primo turno ha sostenuto Franco Guardascione e al ballottaggio è rimasto a guardare, obbedendo agli ordini della segreteria regionale e provinciale, e contribuendo alla bassissima affluenza.

Novità assoluta a Quarto, per la prima volta in Campania il M5S elegge un sindaco e questo avviene in uno dei comuni più problematici. E’ stato un plebiscito per Rosa Capuozzo, che ottiene il 70% e sconfigge senza difficoltà l’azzurro Gabriele Di Criscio (privo però del simbolo di Forza Italia). Alle urne solo il 44% degli aventi diritto di un comune che tornava alle urne dopo un rumoroso scioglimento per camorra. Alle ultime amministrative, nel 2011, vinte dal centrodestra, fu persino eletto un candidato azzurro in carcere per un’inchiesta della Dda di Napoli sulle collusioni tra amministrazione locale e criminalità organizzata, inchiesta che è stata due anni dopo tra le cause dell’intervento del governo. Va detto che Capuozzo ha vinto sulle macerie di una sentenza del Consiglio di Stato che ha sterminato sette liste e tre candidati sindaci per vizi di forma nella presentazione. Il ricorso dei grillini ha così cancellato l’intero centrosinistra dalla competizione elettorale e un altro paio di liste, tra cui Fratelli d’Italia che al ballottaggio ha dato indicazione di voto per la Capuozzo.

A Bacoli, comune con la più alta affluenza del napoletano al ballottaggio (oltre il 60%), ha vinto il blogger 28enne Josi Gerardo Della Ragione, che ottiene quasi il 65% e straccia il sindaco azzurro uscente Ermanno Schiano. E’ una svolta per la piccola cittadina: si crea inoltre un piccolo “distretto 5 Stelle” tra le vicine Bacoli e Quarto, viste le simpatie dei parlamentari grillini per Della Ragione, tramutatesi in un esplicito sostegno elettorale ricambiato dal neo sindaco, avvistato a Quarto sul palco di un comizio con Alessandro Di Battista e la Capuozzo. I due centri del napoletano avviano esperimenti senza precedenti sul comprensorio, da studiare e analizzare con attenzione.

Brutte notizie dal salernitano per il patto De Luca-De Mita. Il candidato sindaco di Angri, il demitiano Pasquale Mauri, appoggiato anche dal Governatore, venuto apposta per un comizio, si è fermato al 45% ed ha perso contro la coalizione di centrodestra guidata da Cosimo Ferraioli. De Luca si è fermato ad Eboli. Dove vince il centrodestra di Massimo Cariello (60%). Sconfitto l’ex parlamentare Pd Antonio Cuomo.

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